“Gli appalti pubblici rappresentano l’11% del Pil. Proprio per questo la nostra proposta è semplificare. Ma, poiché viviamo una situazione eccezionale, non possiamo applicare regole normali in un periodo che normale non è. Come l’Europa ha sospeso la normativa sugli aiuti di Stato, noi proponiamo, in attesa dell’auspicata semplificazione, di sospendere temporaneamente il codice degli appalti e di utilizzare le direttive europee, che sono direttamente applicabili, stante l’espresso rinvio alla normativa nazionale per le parti non self executive”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli.
“Non c’è alcuna intenzione di ridurre le tutele dei lavoratori o di abbassare la guardia sui controlli, ma soltanto la volontà di eliminare le barriere all’ingresso e all’uscita”, aggiunge. Per il presidente dell’Antitrust “le imprese hanno bisogno di lavorare, mentre l’Italia ha necessità che i progetti vengano portati a termine e le opere pubbliche realizzate. Siamo convinti che eliminare tutti gli adempimenti non necessari vada in questa direzione e aiuterebbe molto il nostro Paese a riprendersi”