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Ricorso di Edison e A2A contro le nuove gare dell’idroelettrico | Il caso

Dopo l’Abruzzo, anche in Lombardia — la regione che ospita il maggior numero di centrali idroelettriche — parte la battaglia per le concessioni scadute dell’idroelettrico. A dare il via alle carte bollate contro le prime delibere di “indizione della procedura di riassegnazione” approvate a dicembre scorso dal Pirellone sono state Edison e A2a. Ieri, giorno in cui scadevano i 60 giorni di tempo, i due gruppi hanno presentato ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, scrive il “Corriere della Sera”.

Foro Buonaparte ha contestato tra l’altro la congrua valorizzazione degli asset e la tutela dei principi di imparzialità, parità di trattamento e non discriminazione nell’ambito delle procedure. Al momento, l’oggetto del contendere non è molto. Si tratta della concessione Codera-Ratti che serve la centrale di Campo in provincia di Sondrio e della Dongo in provincia di Como che sono state accorpate in un’unica concessione con una potenza complessiva di 19.673 kilowatt e della concessione Resio in provincia di Brescia da kW 4.064 kW. Il vero punto sono le altre concessioni scadute nel 2023 e le prossime che scadranno nei prossimi anni: il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto ha escluso proroghe delle concessioni per la possibile perdita della quinta rata del Pnrr.

In base a dati del position paper “Le concessioni idroelettriche in Italia” di The European House Ambrosetti, in Italia il 17% delle concessioni è già scaduto e il 68% è in scadenza al 2029.

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