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Pietro Salini (AD Webuild): «Pnrr, per avviare le opere serve una corsa contro il tempo. Ma la sfida più grande è la progettazione per il futuro»

«Dobbiamo correre contro il tempo per avviare i lavori delle opere incluse nel Pnrr nel 2026, ma abbiamo di fronte una sfida ancora più grande, che è la sfida della progettazione per il futuro, per la quale non abbiamo bisogno di aspettare i tempi di attivazione del Pnrr, dobbiamo partire subito». Così l’Amministratore Delegato di Webuild, Pietro Salini, in occasione dell’evento digitale “Rigenerazione Urbana” organizzato da Coima.

«Il nostro gruppo – ha aggiunto – è appena entrato in Oice (Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura) perché il più grande contributo che Webuild può dare oggi al Paese è offrire la nostra esperienza per mettere in moto questa macchina del pensiero».

«Dal momento della sua concezione al suo affidamento, prima del lancio di una gara in Italia si impiegano normalmente 10-15 anni. Con questi ritmi non possiamo eseguire quanto previsto dal Pnrr e soprattutto non potremo dare al Paese lo stimolo di cui ha bisogno ora».

«Dobbiamo tener conto – ha proseguito – che il Pnrr prevede risorse limitate, ed è per questo fondamentale mobilitare tutte le risorse disponibili comprese quelle private, pari alla cifra record di 1800 miliardi di euro bloccati nei depositi bancari. Abbiamo già speso in sostegni quasi 200 miliardi, oggi fermi sui conti correnti a causa delle aspettative negative del mercato e delle famiglie. Lo Stato deve fare uno sforzo enorme per creare un nuovo clima di fiducia che possa mobilitare queste risorse». 

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