“Per gli italiani il cibo rappresenta, oggi, un caleidoscopio di valori. Non solo nutrimento ma anche convivialità, piacere, strumento di prevenzione e benessere ed occasione per attuare scelte sostenibili”.
È quanto emerso nel corso dell’evento “Il Packaging nelle scelte di retailer e consumatori” curato da Nomisma. L’appuntamento, che ha visto la partecipazione dei principali esponenti di industria del packaging, industria alimentare e distribuzione, è stato occasione di presentazione dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo 2025 di Nomisma e luogo di confronto e dibattito sul ruolo che il packaging ricopre e ricoprirà nel largo consumo confezionato.
L’edizione 2025 dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma ha indagato il valore del packaging sia tra i consumatori – coinvolgendo oltre 1.000 responsabili di acquisto – che tra i principali retailer presenti sul territorio italiano.
“Non stupisce dunque – rileva Nomisma – che le azioni di ‘sostenibilità quotidiana’ praticate dagli italiani includano anche stili alimentari green (38%) e che gli acquisti food siano uno degli aspetti a cui gli italiani prestano maggiore attenzione in fatto di sostenibilità (79%)”.
La riduzione degli sprechi alimentari, la preferenza per prodotti locali, con packaging sostenibili o sfusi sono solo alcune delle scelte alimentari praticate con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle proprie scelte.
Per più di 1 italiano su 5 la presenza di una confezione da fonti rinnovabili (23%), completamente riciclabile (23%) o senza overpackaging (21%) ha rappresentato uno dei principali driver di scelta dei prodotti alimentari, insieme a caratteristiche attinenti a risparmio e giusto prezzo (prodotti con buon rapporto qualità prezzo 40% o in sconto/promozione 37%), presenza ridotta di alcuni ingredienti (senza zuccheri aggiunti 36% o pochi grassi 25%) o metodi di produzione e origine delle materie prime (made in Italy 32%, locale 30% o non eccessivamente processato 24%).
“Una visione olistica del cibo che continuerà anche nell’anno appena iniziato e di cui i retailer sono ben consci. Salutismo, risparmio e sostenibilità sono i 3 driver di acquisto che secondo le insegne si rafforzeranno maggiormente nel 2025. I retailer considerano importante quando non fondamentale offrire prodotti Mdd con caratteristiche healthy e green – tanto come risposta ai bisogni dei consumatori quanto come scelta affine ai valori dell’insegna – seppure nella consapevolezza di una spiccata e sempre più diffusa ricerca di risparmio e convenienza tra i consumatori”, si legge nel rapporto.
Dato il ruolo sempre più centrale dei prodotti legati alla sfera del benessere e della sostenibilità, l’Osservatorio Packaging di Nomisma si è interrogato su quali siano le caratteristiche distintive di questi prodotti.
Per gli italiani, un prodotto alimentare è salutare quando poco processato (46%), senza additivi, coloranti (34%), senza zuccheri aggiunti (34%), con pochi o senza grassi (32%).
Nella definizione di un prodotto salutare rilevanti anche gli aspetti di origine delle materie prima e della filiera.
Per essere, invece, riconosciuto come sostenibile un prodotto alimentare deve invece avere un packaging sostenibile (46%), essere locale o a km0 (43%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (42%).
Il packaging rappresenta dunque un elemento sentinella, l’aspetto che più di altri incide sulla percezione del consumatore di avere a che fare con un prodotto alimentare sostenibile.
Per i responsabili di acquisto food un packaging è sostenibile quando completamente riciclabile (51%), senza overpackaging (43%), con materie prime derivanti da fonti rinnovabili (40%) o realizzato con ridotte emissioni di CO2 (35%).
In definitiva, un packaging sostenibile riveste un ruolo importante nel definire i nuovi modelli di acquisto food al punto che non di rado, a parità di altre caratteristiche, i consumatori preferiscono acquistare prodotti con green pack rispetto agli equivalenti con confezioni senza caratteristiche di sostenibilità.