Più anziana, più stanca, più seduta su sé stessa.
«Negli ultimi cinque anni Milano è diventata la città delle panchine», titolava il Corriere dell’edizione locale qualche giorno fa.
L’arcivescovo Mario Delpini nell’omelia di Sant’Ambrogio, solo poche settimane prima, ha denunciato che «la città è stanca».
Milano ha affrontato nell’ultimo anno una significativa paralisi nel settore edilizio, con oltre 150 cantieri bloccati e investimenti stimati in circa 5 miliardi di euro a rischio.
Il film al cinema col Milanese Imbruttito ha mostrato le aziende con meno uffici, meno abitanti.
Milano, città delle panchine allora suona proprio male quest’anno.
Quando si registra il disagio abitativo.
«Più panchine».
Meno opportunità.
«Più panchine».
È chiaro che non v’è affatto correlazione.
Ma le panchine almeno sono di «design»?