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Marco Bonometti, AD OMR: “Crollano gli investimenti, servono incentivi per le filiere” | Lo scenario

“Sono diminuiti gli impieghi e di conseguenza sono crollati gli investimenti. Quelli per i macchinari in Italia sono calati del 20-25%”. Lo dice Marco Bonometti, presidente e amministratore delegato di Officine Meccaniche Rezzatesi (Omr), ex numero uno di Confindustria Lombardia, commentando con l’Adnkronos l’ultimo bollettino diffuso dall’Abi, che certifica nel mese di ottobre un calo del 3,6% rispetto a un anno prima dei prestiti a imprese e famiglie e un tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 5,45%.

“Gli impieghi delle banche sono diminuiti perché le richieste di finanziamenti sono calate del 9%. Significa che il cavallo non beve. E questo non è dovuto solo ai tassi d’interesse alti, ma anche all’incertezza”, spiega Bonometti. Il problema è che nella situazione attuale “soprattutto le piccole aziende, si trovano impossibilitate a fare gli investimenti, proprio in un momento in cui bisognerebbe farne per essere pronti alla ripresa”.

Accanto a questo l’ex presidente di Confindustria Lombardia sottolinea “un altro fatto importante: stanno aumentando i fallimenti, perché nessuno aveva previsto i tassi d’interesse e quando arrivano i conti da pagare, le aziende si trovano delle grosse sorprese sui bilanci”.

Se “le grandi imprese hanno le risorse per poter far fronte alla situazione, la preoccupazione – dice Bonometti – è soprattutto per la filiera: i piccoli si trovano veramente in difficoltà”. E questa non è certo una buona notizia, perché “se le filiere muoiono, moriamo tutti, perché perdiamo la nostra caratteristica, cioè che i piccoli mettono a disposizione il loro know-how alla grande filiera”.

Per invertire la situazione, l’ex presidente di Confindustria Lombardia suggerisce di “trovare una forma di sostegno agli investimenti sull’esempio di Industria 4.0. Uno strumento cioè che permetta alle aziende di essere incentivate a investire, con costi che non siano troppo esagerati”. Al governo Bonometti consiglia di pensare “settore per settore, a incentivi automatici, facili da applicare ed efficaci, con cui aiutare soprattutto le piccole aziende, per le quali bisogna trovare una soluzione”. Ripescando magari “una cosa che è stata fatta nel passato: garanzie del microcredito sugli investimenti dei piccoli all’80 o 90%”. Un’altra ipotesi è “un credito di filiera, che consenta al piccolo di beneficiare del rating della capogruppo, accedendo ai finanziamenti a tassi competitivi”.

Quello che è certo per il numero uno di Omr è che “l’industria italiana, la seconda in Europa, va difesa, perché è l’unica che potrà salvarci”, dato che “”il Pil viene dalle fabbriche e da nessun altra parte”.

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