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Marcello Messori (Professore Economia Politica): «Il welfare deve essere efficace e efficiente per frenare le disuguaglianze e la povertà»

“Per tenere insieme democrazia e crescita economica non basta avere un welfare generoso, ma deve essere efficace e efficiente”. Ad affermarlo in un’intervista all’Adnkronos è Marcello Messori professore ordinario di Economia politica alla Luiss in occasione del 75esimo anniversario dalla morte dell’economista John Maynard Keynes il prossimo 21 aprile. Secondo il docente Luiss “la cifra che distingue l’Europa dagli Stati Uniti è proprio l’attenzione al welfare come strumento per frenare gli eccessi di disuguaglianza e lottare contro la povertà”.

Una sfida che si intreccia a doppio filo con la tenuta democratica del mondo occidentale dove aumentano ovunque disoccupazione e disuguaglianza mentre stati come Cina e Russia promettono occupazione e crescita economica in cambio della rinuncia alle libertà. Un rischio già esistente ai tempi di Keynes che chiedeva “di curare la malattia, preservando la democrazia” mentre vedeva crescere totalitarismi di destra e di sinistra che sulle macerie della crisi del ’29 “sembravano risolvere il problema della disoccupazione a spese dell’efficienza e della libertà”.

“Per molti anni – spiega infatti Messori – gli economisti e gli scienziati sociali hanno pensato che la forma di produzione capitalistica, la libertà e la democrazia fossero beni omogenei. Abbiamo invece scoperto che c’è un capitalismo democratico e uno autoritario, emblematico è il caso cinese, dunque la scommessa da fare è riuscire a ripristinare un forte legame tra liberalismo e democrazia, da un lato, e organizzazione economica dall’altro”. Per questo serve un welfare che in cui la solidarietà si sposi con i principi di efficacia e efficienza per preservare la sostenibilità dei debiti pubblici.

“L’Italia e l’Europa – argomenta il docente – dovranno introdurre molte innovazioni digitali e nell’intelligenza artificiale per continuare a svilupparsi. Questo comporterà la necessità di diverse competenze per poter essere attivi nel mercato del lavoro. Un welfare efficace e efficiente- spiega Messori- evita, da un lato, che si creino vittime da questa transizione tecnologica, mentre dall’altro attua processi di formazione e educativi per trasformarli in risorse per la crescita economica”

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