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L’Ue rinvia l’euro digitale: la decisione sarà nella prossima legislatura | Lo scenario

Deciderà il prossimo Parlamento Europeo.

L’euro digitale non approderà alla plenaria della prossima settimana, l’ultima prima delle elezioni europee previste nel mese di giugno.

I lavori all’interno della Commissione per i Problemi Economici e Monetari (Econ), scrive MF-Milano Finanza, non sono maturi perché non si è trovata l’intesa sulla proposta formulata il 9 febbraio dal relatore della Cdu, Stefan Berger.

L’eurodeputato tedesco vorrebbe affidare un ruolo maggiore agli istituti di credito lasciando la Banca Centrale Europea (Bce) più nelle retrovie, un punto su cui non vi è unità di vedute.

La palla allora passerà nelle mani del prossimo Parlamento Europeo, che dovrà esprimersi sulla moneta virtuale su cui lavora a livello tecnico la Bce: il progetto ora è in capo a Pietro Cipollone, membro italiano del comitato esecutivo.

La nuova Commissione per i Problemi Economici e Monetari avrà di fronte una scelta: ripartire da zero oppure portare avanti una parte del progetto dei predecessori.

Nel Parlamento Europeo non esiste la discontinuità normativa, quindi anche se gli eurodeputati in carica cambiano non è detto che gli sforzi del passato sfumino nel nulla.

Un dato però è certo: la maggior parte del lavoro sarà svolto nella nuova legislatura.

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