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Buone notizie dal PIL | L’analisi di Sergio De Nardis

“Il Pil del I trimestre, rilevante per l’andamento dell’intero anno, è cresciuto secondo la stima anticipata dell’Istat dello 0,3%, leggermente più delle attese (Upb si aspettava 0,2, Banca d’Italia qualcosa di simile, ma altre previsioni erano più negative). Dal lato dell’offerta, hanno contribuito al rialzo i servizi e le costruzioni. Queste ultime hanno beneficiato (come era da attendersi) degli effetti ritardati dell’accelerazione di fine 2023 per il superbonus. Questo ancora robusto andamento ha più che compensato la (probabile) flessione della manifattura”.

Lo spiega l’economista Sergio De Nardis in un intervento sul magazine digitale Inpiù.net

“Anche il valore aggiunto dell’agricoltura è risultato in aumento. Dal lato della domanda, il contributo favorevole della domanda estera netta (esportazioni meno importazioni) ha sopravanzato quello negativo della domanda interna totale, su cui può avere inciso anche la riduzione delle scorte.

Come si riflette questo dato sulla previsione per l’intero anno? Anche scontando un’attenuazione della ripresa nel II trimestre, conseguente soprattutto alla possibile flessione nelle costruzioni, la tendenza sembra andare nella direzione della stima del Def (crescita del Pil 2024 dell’1%) piuttosto che in quella di altre previsioni (per esempio Fondo monetario internazionale che quantifica uno 0,7% ).

La manifattura sembra aver invertito la fase di calo, mentre i servizi si sono ricollocati su un sentiero espansivo. Il grande punto interrogativo riguarda il quadro internazionale e la situazione geo-politica, anche se le economie (non ultima, quella italiana) sembra che abbiano cominciato a prendere le misure di una convivenza in un ambiente molto più turbolento di quello dello scorso decennio” conclude l’economista.

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