Luca Squeri, Deputato Responsabile Nazionale del Dipartimento Energia di Forza Italia, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.
Il suo intervento si è tenuto nel panel “La sostenibilità energetica del futuro“, moderato da Massimiliano Atelli.
Ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.
Onorevole, parliamo di sostenibilità energetica del futuro e della transizione appunto che sta facendo l’Italia, molto importante proprio per garantire un futuro a tutto il sistema.
Sì, un impegno io dico titanico perché vuol dire sostituire l’attuale 80% di energia fossile con energia rinnovabile e con l’aggiunta del nucleare, questa è la nostra posizione, perché mentre fino alla fine del millennio scorso c’era il dilemma da risolvere, cioè il problema di un approvvigionamento sicuro e di costi sostenibili, questi due elementi sono rimasti, ma si è aggiunto il terzo elemento, quello della decarbonizzazione, è un trilemma non più un dilemma e per decarbonizzare bisogna implementare al massimo tutte le fonti rinnovabili con l’aggiunta del nucleare.
E l’Italia in questa transizione è all’avanguardia, si sta attivando anche al di là di quello che avviene alle Cop, perché alle Cop non sempre si mettono d’accordo, invece l’Italia si sta impegnando molto.
Sì, dire che è all’avanguardia è un parolone, si sta impegnando molto è vero, noi confermiamo questo impegno al 2050 di decarbonizzazione, però siamo indietro, a livello europeo siamo il paese che più dipende dal gas, mentre in Europa la priorità per quanto riguarda la produzione di energia elettrica è energia nucleare al primo posto, secondo posto eolico, terzo posto gas.
In Italia abbiamo al primo posto il gas, al secondo l’idroelettrico e al terzo il fotovoltaico, per cui abbiamo una situazione completamente diversa da quello che è l’Europa.
E chiaramente gli scenari internazionali con i conflitti esistenti stanno incidendo molto su questa tematica?
Stanno incidendo molto e da questo punto di vista è stato un campanello ulteriore d’allarme rispetto a una situazione dove ci ha visto negli ultimi decenni disattenti e invece ci ha richiamato proprio al problema soprattutto della sicurezza energetica, cioè dell’approvvigionamento.
Diciamo che l’Italia ha la fortuna di essere collocata nel Mediterraneo, per cui avendo rapporti con con tutti i paesi dell’Orda Africa siamo riusciti a dare risposte immediate ed efficace al problema della mancanza del gas russo, per cui anche in questo caso gli italiani hanno dimostrato che quando serve siamo capaci di fare le cose anche più difficili.
E qui agli Stati Generali della Ripartenza proviamo a mettere insieme le istituzioni, la società civile, i corpi intermedi, le imprese. È un dialogo di cui ha necessità l’Italia per poter crescere in maniera sostenibile?
Assolutamente sì, dicevo che è un impegno titanico solamente se c’è una sinergia e davvero un’alleanza con tutti coloro i soggetti che compongono proprio lo Stato, che vanno dalle istituzioni, alle associazioni, al mondo produttivo, ai cittadini.
Anche i cittadini sono chiamati a dare la loro partecipazione attiva a questo processo. Solamente così potremo vincere la sfida.








