L’esecutivo italiano studia la possibilità di cedere la maggioranza di Ita Airways a una cordata formata da Lufthansa e Ferrovie dello Stato.
Quanto apprende il Corriere della Sera da fonti governative che spiegano come l’idea troverebbe la disponibilità delle società.
Resta da capire come procedere: i tedeschi sono entrati nella data room del vettore, Fs al momento no.
Una prima ipotesi è di vendere il 51% a Lufthansa per 250 milioni di euro, il 29% a Fs e il resto lasciarlo al Mef.
Ma questi equilibri, sottolineano le fonti, saranno decisi in un secondo momento nel caso le trattative dovessero portare a un primo accordo.
Da Lufthansa arriva un “no comment” alle domande del Corriere. No comment anche dal Mef.
Da Fs non è arrivata alcuna risposta. Dal dicastero fanno filtrare che si lavora senza sosta nelle interlocuzioni con i soggetti interessati per individuare la soluzione migliore.
Il governo guarda con favore alla presenza di un’azienda italiana dentro Ita da affiancare a Lufthansa e avrebbe contattato anche altre società oltre a Fs, senza chiudere alla possibilità di un rientro di Msc dopo il passo indietro.
Circola anche il nome di un’altra alleata potenziale: Atlantia, che con AdR gestisce Roma Fiumicino e Ciampino.
Per Fs sarebbe un ritorno: nel luglio 2019 fece nascere la cordata proprio con Atlantia e Delta Air Lines per rilevare (senza successo) l’80% di Alitalia.
La partecipazione di Fs consentirebbe quella intermodalità treno-aereo sfruttando in particolare la rete dell’alta velocità.
Lufthansa viene vista favorevolmente perché garantirebbe un futuro a Ita e perché nei loro piani c’è lo sviluppo della connettività con il Sud del mondo, a partire da America Latina e Africa.