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[L’analisi] Il Ceo di Renault e la battaglia con due cigni neri. «Sapremo cavarcela»

‘In questo momento in Renault c’è un coraggio e una vitalità che raramente ho visto in 30 anni di lavoro. Sono ottimista che sapremo cavarcela’. Così Luca de Meo, CEO Renault Group, intervenendo al Made in Italy Summit organizzato dal Sole 24 Ore e Financial Times in collaborazione con Sky Tg24. ‘Due anni fa l’azienda era in grandissima difficoltà e abbiamo avuto la sfortuna di aver incontrato 2 cigni neri (il covid e abbiamo avuto la crisi legata alla carenza di offerta di alcuni componenti, soprattutto semiconduttori)’, poi c’è stata la crisi ucraina e ‘noi facevamo circa il 20% dei volumi in Russia ma il tema delle sanzioni internazionali ci impediva di produrre’, così abbiamo dovuto prendere ‘la dolorosa decisione di uscire’, ha continuato de Meo, sottolineando che ‘a volte le crisi diventano opportunità e ci siamo ricentrati su altri mercati e altri segmenti, le cose stanno andando bene’.

In questo contesto, tuttavia, ‘c’è una possibile recessione e sarà un’altra prova, ma abbiamo dimostrato di essere resistenti e che sappiamo passare altre acque tempestose’, ha concluso de Meo.    

Renault rispetterà i limiti imposti dalla Ue sulle emissioni ma resta convinta del fatto che alcune tecnologie non vanno abbandonate, perché il nemico è la Co2, non le tecnologie. ‘Siamo stati abbastanza chiari sulla nostra posizione, ci siamo battuti perche’ il limite temporale (sullo stop alle auto termiche, ndr) fosse   spostato un po’ più in là. Ma si va in altra direzione’, ha affermato de Meo, che difende l’idea di ‘misurare l’impatto delle varie tecnologie dall’inizio alla fine e non solo l’impatto energetico di muovere un veicolo. Siamo più dell’idea che va guardata tutta la catena e, se lo guardiamo da questo punto di vista, ci sono altre tecnologie che possono dire la loro’.

Infatti, ha sottolineato il manager italiano alla guida del gruppo auto francese ‘il nemico è la Co2 non una tecnologia’ e, in questo contesto, ‘le autorità   devono darci un’idea di dove dobbiamo arrivare, però devono lasciare spazio ai tecnici di trovare la soluzione e di come arrivarci’.

Ad ogni modo, ha continuato de Meo: ‘Se queste saranno le regole (stop ai motori termici in Ue dal 2035), le rispettiamo. Il marchio Renault ha già in programma di essere 100% elettrico dal 2030’, concludendo che ‘dobbiamo darci anche un piano B, perché alla fine chi ha ragione è il cliente e il mercato. Lasciarsi delle opzioni aperte non è stupido’.

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