“I fiumi in secca, i ghiacciai alpini dimezzati, i 22 gradi ieri ad Aosta, sono causati dal riscaldamento globale, provocato dall’uomo.
Le temperature in Italia sono salite di almeno 1 grado rispetto ai livelli pre-industriali, in alcune città del Nord di quasi 1,5.
Lo zero termico oggi è a 3.000 metri, un valore che in media si aveva a maggio. Piove e nevica meno, e il caldo fa evaporare l’acqua e sciogliere la neve prima.
Sulle Alpi quest’anno è caduto 1 metro di neve, ma si è già sciolta”. Lo spiega all’ANSA il meteorologo di IlMeteo.it Lorenzo Tedici.
“L’anticiclone africano negli ultimi 20 anni è salito sul Mediterraneo centrale, bloccando le perturbazioni atlantiche. – spiega ancora Tedici -.
Arrivano solo le perturbazioni dalla Russia e dai Balcani, sulla costa adriatica dalle Marche in giù e sul Mezzogiorno.
Questo spiega perché la crisi idrica è meno grave al Sud, anche se c’è anche lì. Negli ultimi 24 mesi si registra siccità estrema sul Nord Italia, soprattutto su Piemonte e Val d’Aosta. Milano e Torino ieri erano a 17 gradi.
Sul Piemonte nel 2022 sono caduti 400 mm di pioggia, quando la media degli ultimi 30 anni è 900 mm”.
Tedici prevede “caldo fino a giovedì, quando arriveranno le prime deboli piogge sul nordovest. Da venerdì sera fino a lunedì si avranno piogge diffuse sul Nord e sul Centro, mentre al Sud continuerà a fare caldo