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La previsione sull’economia mondiale: «2021 incerto. Vaccino mezzo per tornare alla normalità, ma ci vorrà tempo. Nel frattempo investitori punteranno sull’Oriente»

Il 2020 è stato senz’altro l’anno della crisi economica più sconvolgente di sempre. La necessità di imporre lockdown e bloccare i Paesi ha scatenato una recessione che sarà la peggiore in un arco di vari decenni, la Banca Mondiale prevede che la contrazione stimata sarà del 5,2% dell’economia mondiale nel 2020. Il 2021 dovrà essere l’anno della ripresa, anche se questa non sarà uniforme.

Le economie che hanno contenuto efficacemente la diffusione del coronavirus dovrebbero avere un impatto migliore rispetto a quelle che non vi sono riuscite. Australia, Cina e Giappone, in primis, sono riuscite a contenere efficacemente la diffusione del Covid-19. Secondo Milano Finanza, però, difficilmente la ripresa globale potrà accelerare senza una maggiore stabilizzazione dei tassi di contagi del Covid-19 negli Stati Uniti e in Europa. Senza considerare il ritorno di restrizioni nei grandi Paesi europei, Francia, Inghilterra e Germania in primis, che potrebbe limitare ulteriormente l’attività economica per tutto l’inverno.

MF ritiene che, nonostante le previsioni della Banca Mondiale di una crescita economica del 4,2% nel 2021, sarà difficile immaginare un recupero immediato dell’intero terreno perduto durante la pandemia. Per cui le previsioni rimangono caute, incerte, considerando l’imprevedibilità delle prospettive per i casi di Covid-19 in un notevole numero di parti del mondo. Il nodo principale riguarda il vaccino, lo strumento cardine per uscire definitivamente da questa emergenza pandemica, per cui però ci vorranno mesi, per arrivare a un livello di vaccinazione tale da consentire alla gente di cominciare ad abbandonare il distanziamento sociale.

Il quotidiano economico sostiene che le banche centrali saranno fondamentali per mantenere stabili i mercati azionari nei prossimi mesi. Sarà molto probabile l’orientamento di molti investitori che continueranno a preferire le azioni orientate alla crescita, nell’attesa di un miglioramento netto dell’Occidente. Fondamentale per il mercato sarà un aumento sostenuto dei prezzi del petrolio e dei tassi d’interesse, considerando l’orientamento a favore dei settori dell’energia e della finanza nei benchmark abituali del valore.

«Le società innovative orientate alla crescita con attività globali dovrebbero continuare a realizzare risultati brillanti nell’attuale contesto economico e del mercato. Abbiamo assistito a un’accelerazione di tendenze quali l’adozione dell’e-commerce e il cloud computing durante la pandemia e prevediamo che persisteranno a lungo anche dopo la sua fine. Inoltre le società che operano in aree quali le vetture a guida autonoma e la tecnologia “pulita” dovrebbero continuare a realizzare risultati brillanti in un periodo più lungo», conclude Milano Finanza.

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