A meno che l’Europa non intervenga in modo significativo per portare la crescita a un livello superiore, le tradizionali misure di consolidamento fiscale non saranno sufficienti a impedire che i livelli di debito diventino esplosivi, mettendo a rischio il modello sociale europeo.
Lo afferma il direttore del dipartimento europeo del Fmi, Alfred Kammer, intervenendo alla Casa dell’Euro.
L’anno 2025 ha segnato un periodo di profonda trasformazione nell’economia globale, guidata da una riconfigurazione delle politiche commerciali, sottolinea.
Per il FMI circa un quarto dei paesi europei avrebbe bisogno di un consolidamento fiscale superiore all’1% del pil all’anno per cinque anni, dopo l’attuazione del pacchetto di riforme “moderate.
Per esempio occorrerebbe applicare tariffe per alcuni servizi pubblici come l’assistenza sanitaria, mantenendoli gratuiti per le persone a basso reddito; privatizzare le imprese statali. L’esponente FMI dice che “bisogna smetterla di arrangiarsi, agire ai margini probabilmente non sarà sufficiente a mantenere il debito sostenibile, ma può comunque generare opposizione politica”








