Tra indimenticabili Magritte, come l’Impero delle Luci, e alcuni Pollock decisivi, tra dei Picasso unici e il giardino delle sculture, a Palazzo Venier dei Leoni la densità di capolavori è semplicemente stupefacente. La Collezione Peggy Guggenheim conferma, ancora una volta, la straordinaria qualità delle opere che ospita, con la stessa naturalezza che apparteneva alla fondatrice. La direttrice Karole P.B. Vail ha illustrato ai microfoni di askanews i piani della galleria, dopo mesi difficili.
«Le mostre purtroppo in questo momento sono sospese, però un’esposizione che avevamo previsto per questa estate è stata spostata all’anno prossimo, una mostra sul surrealismo e la magia, ne siamo molto felici e intanto siamo molto felici del ritorno dei turisti, in primis i veneti e gli italiani, poi gli europei e tutti quelli che sono vicini e possono venire a trovarci, e ovviamente li aspettiamo a braccia aperte».
Un museo iconico, che però non si adagia sul passato. «La cosa più bella di un museo è poterlo fruire in presenza, però abbiamo anche imparato che c’è una parte digitale che è altresì importante e abbiamo imparato a programmare delle attività virtuali, perché dobbiamo e vogliamo pensare anche a un altro pubblico che magari non ha le possibilità di venire a Venezia, dobbiamo pensare a due tipi di pubblico».