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[Iniziative] Una piattaforma digitale per monitorare il percorso del Pnrr

Nasce da un progetto della Fondazione Openpolis e del Gssi – Gran Sasso Science Institute il portale Openpnrr.it, la prima piattaforma web italiana pensata per monitorare liberamente, in modo semplice ed intuitivo, l’attuazione del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. La piattaforma è pensata per seguire lo stato di attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nell’ambito delle risorse assegnate all’Italia dall’Unione Europea con il programma Next Generation Eu.

L’obiettivo è favorire un dibattito pubblico informato sulle politiche adottate, offrendo alle istituzioni, ai ricercatori ed alla società civile dati riutilizzabili, quindi accessibili e in formato aperto. Il progetto, gratuito, e indipendente è stato illustrato ieri a Roma, nell’aula del palazzo dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, dal presidente della Fondazione Openpolis Vittorio Alvino, insieme al presidente della commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati Giuseppe Brescia, al giornalista Rai, autore e conduttore di Report Sigfrido Ranucci e Roberto Aloisio, professore di fisica teorica del Gssi e coordinatore del Center for Urban Informatics and Modeling.

«Il progetto OpenPnrr» spiega il professore Roberto Aloisio «ha coinvolto tutte le aree scientifiche del Gssi che hanno contribuito sia allo sviluppo della piattaforma informatica che alla definizione degli algoritmi per l’analisi dei dati e dell’impatto economico delle misure del Pnrr. Attivando un account personale su Openpnrr.it è possibile scegliere quali misure, temi, priorità e territori monitorare, per conoscere l’impatto che un investimento avrà su un dato territorio, quali sono le scadenze o, ancora, quali sono gli enti titolari delle misure del Piano. Il portale permette anche di selezionare le macro-tematiche e monitorare le misure previste in un determinato settore. Tra questi l’ambiente, la transizione digitale, l’inclusione sociale e ovviamente quelli afferenti al mondo dell’istruzione, con un focus specifico anche sulla ricerca e il sistema dell’alta formazione».

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