Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Il vantaggio di essere Bruxelles | Italiani del Futuro di Benedetta Cosmi

Quanto ci costa non avere le principali istituzioni «comunitarie» sul nostro territorio nazionale?

C’è un vantaggio competitivo non indifferente tra essere o non essere Bruxelles: per esempio, è un hub aeroportuale di scali internazionali che Malpensa neppure si sogna di diventare.

Far scalo dall’Italia (a Bruxelles) è solo una delle sconfitte silenziose.

L’indotto economico, occupazionale, di imprese…

La presenza di scuole internazionali e addirittura di paradisi fiscali nel caso poi del Lussemburgo.

Quindi si aggiungono ragioni d’altra natura alla capacità d’attrazione, che è sì di capitali (capitale umano e non solo capitali finanziari).

Cara Europa quanto avvantaggi Paesi membri sul loro bilancio?

Vogliamo parlarne! Se ne è fatto cenno appena scottati: l’ustione per piccoli – grandi – pezzi europei che abbiamo perso (ci fu il caso dell’Ema, l’agenzia del Farmaco).

Si è vagamente intuito allora dai business plan, con cui si prevedeva l’impatto sulla città (d’arrivo), in termini di famiglie – che si muovono – una immigrazione di cui l’Italia avrebbe bisogno, come tutti e più di tutti.

Cervelli che farebbero bene al sistema nel complesso, dalla scuola all’industria.

Ed è ora di contabilizzare (ai Paesi favoriti dalle istituzioni europee) i vantaggi.

(Perché Roma è la capitale -se ha vantaggi dal ruolo- ma Strasburgo no).

Nei conti dei Paesi si possono alleggerire gli interessi sul debito «facendo questa manovra».

Ridistribuzione ove ora v’è concorrenza sleale, di cui la leva fiscale è uno dei non detti che feriscono l’etica europea.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.