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Il mondo sconosciuto dei 197 mila collaboratori sportivi che hanno ottenuto un miliardo di euro durante la pandemia | L’analisi

“In occasione dell’erogazione dei bonus previsti dai vari Governi a partire dal periodo pandemico ai collaboratori sportivi è emerso un mondo di lavoratori fino ad allora quasi sconosciuto.

La piattaforma creata da Sport e Salute per erogare i sostegni governativi in 19 mesi ha supportato circa 197mila collaboratori sportivi con l’erogazione diretta di 1,1 miliardo di euro, attraverso una scrupolosa verifica dei requisiti normativi.

Sussidi che hanno consentito di mappare per la prima volta una porzione consistente di operatori a cui finalmente è stata riconosciuta la dignità di lavoratore sportivo”.

Lo ha detto il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A., Vito Cozzoli, in audizione davanti alle commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera, in merito all’indagine conoscitiva sulle tematiche afferenti al lavoro sportivo.

“L’indagine condotta da Sport e Salute sui collaboratori sportivi offre un identikit. Per oltre la metà dei casi – ha aggiunto – sono allenatori, tecnici o istruttori, seguiti da atleti dilettanti e collaboratori amministrativi.

Non sussiste una particolare prevalenza di genere, anche se gli uomini superano lievemente il 50%, mentre divergenze emergono per disciplina sportiva.

Risulta, invece, spiccata la differenza per fasce di età, due terzi dei collaboratori è under 35, operano prevalentemente al Nord della penisola, anche se la regione con la percentuale più elevata di collaboratori è il Lazio, mentre tra le Province spicca Roma”.

“Inoltre la metà del campione ha conseguito una qualifica sportiva, e oltre un quarto quella di primo livello, mentre solo il 4% possiede quella di quarto livello, il 15% ha conseguito un diploma di laurea in scienze motorie, un collaboratore su 6 ha detto di non avere nessuna qualifica.

Gli uomini sono risultati più qualificati – ha concluso – realizzando un gap di genere nell’ambito delle qualifiche sportive a cui bisogna prestare la necessaria attenzione”.

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