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Il Governo studia un nuovo DL Imprese contro il caro energia

La crisi energetica e i vertiginosi rincari stanno mettendo in grossa difficoltà famiglie e imprese, e per questo il governo sta studiando nuovi aiuti per arginare queste problematiche. L’economia è in buona salute, le entrate fiscali stanno crescendo a doppia cifra, il fabbisogno si è praticamente dimezzato rispetto all’anno passato e questo libera nuovi spazi di bilancio che il governo può sfruttare senza bisogno aumentare il deficit. Stando ad alcune fonti, indicativamente si potrebbero rendere disponibili tra i 6 e gli 8 miliardi di euro.

Entro domani è prevista la presentazione al Parlamento dell’assestamento di bilancio, con l’aggiornamento delle previsioni di finanza pubblica e «in tale occasione» l’esecutivo «valuterà la fattibilità finanziaria di ulteriori misure per calmierare il costo dell’energia a valere sulla restante parte dell’anno», ha scritto il ministero dell’Economia nell’aggiornamento del quadro economico e di finanza pubblica contenuto nel Programma trimestrale di emissione appena pubblicato.

Le nuove risorse potrebbero essere utilizzate soprattutto per prorogare e rafforzare crediti di imposta e fondi di garanzia e sarebbero insomma destinate in prevalenza alle imprese. La fotografia dei conti pubblici scattata dal ministero dell’Economia, come detto, è decisamente positiva: la crescita già acquisita del Pil è infatti pari al 2,6% e tutti i segnali ci dicono che nonostante i prossimi mesi siano «molto sfidanti», a causa dell’aumento dei tassi, delle tensioni inflazionistiche e della guerra, «è plausibile raggiungere se non superare la previsione del 3,1% di crescita». In particolare, è aumentato molto il gettito Iva, per effetto dell’aumento dei prezzi, e sono cresciuti contributi sociali e ritenute Irpef grazie alla ripresa del mercato del lavoro.

«L’obiettivo di deficit per il 2022, fissato al 5,6% del Pil, è da considerarsi pienamente raggiungibile», spiega il Tesoro, confermando in questo modo che anche aumentando la spesa di 6-8 miliardi l’asticella del deficit non verrà toccata. A Palazzo Chigi e a Via XX Settembre c’è quindi cauto ottimismo. Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha confermato ieri nella conferenza stampa a margine del vertice dei leader del G7 in Germania che l’economia italiana va meglio delle attese e il Tesoro non esclude di poter superare la previsione di crescita del 3,1% indicata ad aprile nel Def.

Oggi, o al più tardi domani, l’Autorità per l’energia comunicherà i nuovi importi delle bollette per il terzo trimestre e secondo le previsioni si profila un nuovo salasso: stando a Nomisma energia l’energia elettrica potrebbe infatti aumentare del 17% ed il gas del 27%. I 3,3 miliardi stanziati la settimana scorsa per prorogare sino a tutto settembre gli sconti sulle bollette insomma potrebbero non bastare. E certamente anche per il futuro servirebbero altri interventi. Per questo il governo adesso punta sull’extragettito.

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