Doppio schiaffo all’Italia in salsa viennese.
Prima il ‘nein’ deciso del cancelliere austriaco Sebastian Kurz (OeVP) in merito alla riapertura delle frontiere con il Bel Paese, poi la dichiarazione un po’ velenosa della ministra degli Affari europei, Karoline Edtstadler (OeVP), con l’insistenza che vengano restituiti gli aiuti europei per la pandemia destinati anche all’Italia.
Le dichiarazioni del giovane cancelliere e dalla sua ministra hanno infiammato l’asse Vienna-Roma in questo inizio di Fase 2.
“Aprire il confine con l’Italia sarebbe irresponsabile”, ha avvertito Kurz, gelando le speranze di sudtirolesi (altoatesini) e tirolesi del nord (Tirolo austriaco) di vedere riaperto alla libera circolazione il Brennero in tempi rapidi. Tutto bloccato e almeno fino al 15 giugno – la situazione potrebbe comunque mutare – gli austriaci non potranno entrare per turismo in Italia dove trascorrervi le vacanze.
Motivo? La curva dei contagi in Italia che, seppur nettamente calata, non rassicura il governo di Vienna.
Insomma, per il momento gli altoatesini si godono il sole tra le loro vallate, i tirolesi quello lungo l’infinita valle dell’Inn. Il capo di governo popolare ha poi annunciato la presentazione di una controproposta al piano proposto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese Emmanuel Macron.
Austria, Paesi Passi, Svezia e Danimarca, non accetteranno il fondo di 500 miliardi di euro di aiuti per le Nazioni maggiormente colpite dal coronavirus. Kurz ha precisato che “la proposta di Merkel e Macron è legittima ma la decisione va presa da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e quindi riteniamo che sia possibile rilanciare l’economia europea evitando la scomposizione del debito con mutui e non contributi”.
Il ministro Karoline Edtstadler ha rincarato la dose dicendo che “gli aiuti che stanno affluendo in Italia, Spagna e Francia per superare la crisi causata dal coronavirus, dovranno essere restituiti”. Il ministro all’Ambiente e alle Infrastrutture Leonore Gewessler (Verdi) frena in merito alla controproposta e afferma, “la discussione sul fondo di recupero che la Commissione europea presenterà la prossima settimana, è ovviamente molto importante per il futuro dell’Austria e dell’Ue nel suo insieme”.
Pamela Rendi-Wagner, presidente della SPOe, partito di opposizione, ha chiesto al governo di prendere una posizione chiara sul piano di ricostruzione franco-tedesca e aggiungendo che “l’Italia e’ secondo partner commerciale dell’Austria e quindi essenziale per l’economia locale”.