“Se si andasse ad esaminare la attuale ripartizione di diversi investimenti del Pnrr, si vedrebbe che in troppi casi il criterio della popolazione viene del tutto o in larga misura non preso in considerazione. Con esiti paradossali in alcuni casi, non solo per Roma ma anche per le altre grandi città”.
“L’assenza di un adeguato ordinamento si riflette anche sulla dotazione finanziaria della Capitale con limiti già evidenti prescindendo dalla funzione della Capitale. Anche se ci si limitasse solo al peso demografico ufficiale di 2,8 milioni di residenti, si noterà un deficit perequativo nel fondo di solidarietà comunale di circa 170 milioni. Se ci si rivolge alla spesa del personale si vede un dato pari a 393 euro per abitante, contro i 724 di Milano. Se si guarda al tpl si riscontra un’altrettanto evidente situazione di sottofinanziamento”.
Lo dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in commissione Affari Costituzionali. “Una ricerca della Camera di Commercio di Roma, effettuata utilizzando il computo degli agganci alle cellule telefoniche, i residenti effettivi – ovvero coloro che dormono a Roma almeno 5 giorni su 7 – sono 3,3 milioni, i City users a 4 milioni e mezzo. Se a tutto questo si unisce il costo delle funzioni di capitale il dato di penalizzazione risulta ancora maggiore”, spiega. Di qui, Gualtieri ritiene “la cifra da 110 milioni di contributi a Roma capitale fissata nel 2014 risulta ampiamente sottostimata”.