Il Meridione continua a riservare «un grande potenziale inespresso» e «il rilancio del Paese non può prescindere dal Mezzogiorno». Tanto più nell’utilizzo delle risorse che verranno messe a disposizione dal Recovery Fund che «se è un’occasione per rilanciare il Paese, è anche occasione per favorire un riequilibrio territoriale». Così Giovanni Gorno Tempini, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, intervenuto a un evento per la celebrazione dei 70 anni della Cassa del Mezzogiorno.
Sul piano del riequilibrio territoriale e degli investimenti, Gorno Tempini ha spiegato che – in settori come infrastrutture idriche, digitale, trasporto urbano e nuove opere di alta velocità e autostradali – CDP «vuole, può e sta ricoprendo un ruolo determinante come advisor», ma «può anche intervenire nella fase di finanziamento delle iniziative, in partnership con altri investitori istituzionali, mettendo al servizio la nostra capacità di interlocuzione sia con le istituzioni pubbliche, sia con i privati, sia attraverso le public-private partnership».
Per le imprese, ha proseguito il presidente di CDP, «ci stiamo già ora impegnando per favorire crescita, innovazione e patrimonializzazione, lo stiamo facendo con interventi chiave nel Mezzogiorno». Questo, continua, anche guardando a private equity e venture capital, dove due iniziative che guardano al Mezzogiorno sono già partite con oltre 150 milioni dedicati, di cui stanno beneficiando alcune decine di imprese, «affinché si sia più rapidi possibile».
Uno dei cardini dell’azione di CDP è poi «la formazione degli imprenditori attraverso programmi di acceleratori» e il trasferimento tecnologico, «uno dei temi fondamentali». «Stiamo lanciando un fondo per questo», aggiunge, «che avrà un focus sul Sud».
CDP darà inoltre appoggio a «iniziative per la coesione sociale, a partire dall’edilizia urbana, dal social e student housing, alla formazione professionale fino all’ammodernamento delle strutture scolastiche e universitarie». È importante, ha concluso Gorno Tempini, agire «in logiche sostenibili, non assistenzialistiche, non a fondo perduto, mettere a terra idee, risorse ed energie, rafforzare la capacità di fare rete, cogliere questa occasione veramente unica per rilanciare il Paese attraverso la valorizzazione del potenziale del Mezzogiorno».