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Ecco chi è Giuseppina Di Foggia, la prima donna che guiderà una big five | Il ritratto

Giuseppina Di Foggia sarà la nuova ceo di Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana e che – tramite Cdp – fa capo per il 30% al Mef. Romana, 53 anni, laureata in ingegneria elettronica all’Università La Sapienza di Roma, dal 2020 ricopre la carica di ceo e vicepresidente di Nokia Italia ed è cresciuta nel mondo delle telecomunicazioni. La prima donna alla cloche di una grande partecipata statale quotata in Borsa. Una promessa, mantenuta, fatta dalla premier Giorgia Meloni, alla vigilia della Festa della Donna. In quell’occasione Meloni annunciò la volontà del governo, ma soprattutto sua, di nominare una donna come ad di una big statale. Un messaggio preciso al mondo femminile (e femminista): avere una donna a Palazzo Chigi può rappresentare una svolta per tutte le donne.

Dopo la laurea, Di Foggia si trasferisce in New Jersey, negli Stati Uniti, per ottenere un master in Professional Program Management allo Stevens Institute. Di ritorno in Italia, nel 1998 entra in Lucent Technologies con il ruolo di direttore tecnico, azienda divenuta nel 2006 Alcatel-Lucent. Nel 2016 arriva in Nokia dove lavora inizialmente nell’area tecnica per poi assumere ruoli di responsabilità in ambito marketing e vendita. Quattro anni più tardi, diventa vicepresidente e da inizio 2023 viene messa a capo del business development per l’Europa Centrale e Meridionale.

Anche se da bambina sognava di diventare una cantante, Di Foggia è stata sempre attratta e affascinata dalla tecnologia e dalla sfida di poter diventare ingegnere. Una scelta non frequente neanche per le ragazze della sua età. Alla Sapienza si abitua presto a essere una delle poche donne a occuparsi di materie a più alta frequentazione maschile. Stessa esperienza nel mondo del lavoro. Anche per questo si è sempre impegnata per diffondere l’importanza dello studio delle materie Stem, soprattutto tra le ragazze.

Il settore delle telecomunicazioni e lo studio di materie scientifiche in generale, Di Foggia ne è profondamente convinta, potrebbero dare alle ragazze molte più opportunità di lavoro. Con tutto quello che ne consegue sull’indipendenza e l’affermazione professionale. Ma serve un cambiamento culturale e la tenacia necessaria per superare i gender gap bias (condizionamenti inconsci legati al genere). In Nokia, Di Foggia si è sempre spesa per premiare il merito valutando risultati e talento. La sua nomina in Terna ha un elevato valore simbolico. Per rappresentare un cambio di passo nei processi di selezione dei manager e tentare di abbattere definitivamente i pregiudizi legati al gender, Di Foggia dovrà non solo ottenere buoni risultati ma esercitare il suo ruolo di leader in modo originale e autorevole.

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