Si è conclusa a Milano l’ultima tappa del 2024 degli Stati Generali della natalità in tour il percorso promosso dalla Fondazione per la Natalità per sensibilizzare e mobilitare istituzioni, aziende e società civile sul tema della natalità, cruciale per il futuro del Paese. L’evento, realizzato in collaborazione con Regione Lombardia, si è svolto presso il Belvedere Silvio Berlusconi di Palazzo Lombardia, riunendo rappresentanti istituzionali, tra cui Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia, Francesco Chelli, Presidente ISTAT, vertici di importanti aziende,esperti e stakeholder per discutere delle relazioni tra politiche di welfare, conciliazione lavoro-famiglia e incremento demografico.
Gigi De Palo, Presidente della Fondazione per la Natalità e ideatore degli Stati Generali della Natalità, ha aperto i lavori sottolineando l’urgenza di un approccio sistemico per invertire il declino demografico: «Lo abbiamo capito che tra un po’ crolla tutto? Il futuro del Paese dipende dalle scelte che facciamo oggi per sostenere le famiglie e i giovani. Investire nella natalità significa investire nel nostro domani. Serve un grande gioco di squadra tra istituzioni, aziende e cittadini per dare un nuovo impulso alla famiglia e rendere la genitorialità compatibile con le aspirazioni professionali dei giovani. In un’Italia spesso divisa, abbiamo cercato di far comprendere che la natalità riguarda tutti noi, senza distinzioni tra maggioranze o opposizioni, tra chi ha figli e chi non li ha voluti o potuti avere. Il nostro tour della natalità ha attraversato l’intero paese, con oltre 50 tra appuntamenti e veri e propri Stati generali in diverse regioni (Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Sicilia e Lombardia), per un totale di circa 24mila chilometri percorsi».
Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha evidenziato come la Lombardia sia in prima linea con politiche di welfare e sostegno alle famiglie: «La denatalità rappresenta una delle sfide più significative che la nostra società si trova ad affrontare. Un fenomeno che non riguarda solo il futuro demografico, ma che impatta profondamente sulla sostenibilità del sistema economico, sociale e culturale del nostro territorio. Come presidente di Regione Lombardia, sento il dovere di sottolineare che la nostra Regione sta affrontando questa sfida con determinazione, mettendo in campo politiche innovative e investimenti concreti. Un punto di orgoglio per noi è il “Sistema Famiglia Lombardo”, un modello integrato e unitario di misure a sostegno delle famiglie, che si regge su ingenti investimenti. Tra le principali iniziative, voglio ricordare: La misura “Nidi Gratis”, che allevia il peso economico per le famiglie, permettendo ai genitori di conciliare meglio il lavoro con la cura dei figli».
L’analisi del contesto demografico lombardo è stata affidata a Francesco Chelli, Presidente ISTAT, che ha illustrato dati preoccupanti e proiezioni sullo squilibrio generazionale: un fenomeno che, senza interventi, porterà a un progressivo impoverimento del capitale umano e a gravi conseguenze economiche.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in collegamento in diretta, ha parlato delle iniziative del Governo per bilanciare il rispetto per la libertà individuale con la necessità di intervenire efficacemente per affrontare la crisi demografica e dell’impegno per favorire politiche aziendali family-friendly e incentivare la natalità coinvolgendo le imprese e il settore privato.
La giornata è proseguita con un approfondimento sulle sfide delle donne lavoratrici, con gli interventi di Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Anna Maria Gandolfi Consigliera di Parità Regione Lombardia, Rossella Riccó, Responsabile Centro Studi Odm e Fondazione Gi Group e Ulrike Sauerwald, Responsabile Centro Studi Valore D., che hanno presentato i risultati della ricerca “Donne, Lavoro e Sfide demografiche. Modelli e strategie a sostegno dell’occupazione femminile e della genitorialità”, analizzato gli ostacoli e le opportunità per una maggiore inclusione femminile nel mondo del lavoro.
Un momento centrale è stato dedicato alle testimonianze di genitori lavoratori che hanno raccontato le loro esperienze introdotte da Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, e alle aziende che hanno implementato politiche innovative di welfare; tra queste: Giuliana Maria Rita Carbone, Responsabile Welfare & People Services EniServizi, Luigi Cimmino Caserta, Responsabile dei Rapporti Istituzionali Kraft Heinz per Plasmon, Paolo De Nadai, Presidente OneDay Group, Antonio Fazzari, General Manager and Chief Operating Officer Fater, Chiara Pastorino, Responsabile People Management & Development Intesa Sanpaolo.
L’evento si è chiuso con un appello di De Palo a rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato: «L’Italia può vincere la sfida demografica solo se affrontata insieme. Il nostro Paese riesce a dare il meglio di sé solamente quando riesce a fare squadra. Questo è il momento di mettere da parte le divisioni, ne va del futuro dei nostri figli. Il nostro obiettivo è trasformare le idee raccolte in questo Tour in proposte operative, per questo ora vogliamo portare avanti alcune sfide cruciali: una petizione popolare per l’istituzione di un’Agenzia per la Natalità, che coordini politiche e iniziative a livello nazionale; una rete di amministratori per la natalità, per la quale abbiamo già coinvolto numerosi sostenitori, uno studio in collaborazione con la LUISS per analizzare e proporre soluzioni concrete. Per il 2025 il nostro viaggio continua, in attesa del prossimo appuntamento nazionale in programma per novembre, con la speranza di costruire un futuro dove ogni bambino nato sia una gioia e un’opportunità per tutti».
Sintesi dei dati (Fonte Istat)
Il calo delle nascite prosegue anche nel 2024: in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
La quota di donne senza figli è in continuo aumento: nel 1950 la percentuale di donne senza figli era pari all’11,2% mentre per chi nasce negli anni Ottanta si stima che la percentuale arrivi al 25% a fine storia riproduttiva.
Tra chi non ha figli e dichiara di non volerne (si tratta del 10% delle donne tra 18 e 49 anni e del 12% degli uomini), spiccano i motivi di età e salute, soprattutto tra le donne, effetto della posticipazione dei progetti riproduttivi che in diversi casi possono portare ad una rinuncia. Non trascurabili anche i motivi legati a difficoltà economiche e di conciliazione lavoro-famiglia.
La crescita del PIL è penalizzata dalla scarsa dinamicità del tasso di occupazione e dal progressivo invecchiamento della popolazione, in particolare della popolazione in età lavorativa.
Al 1° gennaio 2024 in Lombardia la popolazione nella fascia 0-14 è del 12,5 %, circa la metà degli over 65 (23,5 %). Prendendo in considerazione il periodo 2007 – 2023, la diminuzione delle nascite è di – 31,8% (da 96.280 nati vivi nel 2007 a 65.659 nel 2023).