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L’Europa invecchia e l’Italia pure | Il rapporto Migrantes sull’emigrazione

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“L’UE invecchia e cresce molto meno di altri luoghi del mondo, questo vale non solo dal punto di vista demografico, ma anche produttivo”. Se questo è certificato dai più importanti studi del settore lo è anche un’altra realtà: tra i paesi del “Vecchio continente” (è il caso di dire) l’Italia è tra quelli che invecchia di più. Lo rileva il Rapporto “Italiani nel mondo” 2024 stilato dalla Fondazione Migrantes della Cei.

Per quanto riguarda gli ultimi dati sull’Italia, si evince che la natalità nel nostro paese continua la sua inesorabile discesa mentre progressivamente si allunga la speranza di vita alla nascita (nell’ultimo anno è aumentata di ulteriori sei mesi, arrivando a 83,1 anni). Il calo demografico risulta più sensibile nelle aree interne e, in particolare, in quelle del Mezzogiorno che soffrono una triplice perdita: il calo demografico nazionale, la mobilità interna e le partenze verso l’estero.

“Secondo il Rapporto ‘Society at a Glance 2024’, le cause che hanno portato l’Italia a diventare uno degli ultimi paesi per fertilità al mondo sono state due ed entrambe perpetrate nel tempo: da un lato, – si fa rilevare nel Rapporto – la fragilità economica del Paese e, dall’altro, il clima di incertezza il cui insieme ha prodotto negli italiani, soprattutto giovani e giovani adulti, un radicale mutamento delle loro priorità e dei loro obiettivi. Reddito, precarietà lavorativa e contrattuale, assenza di welfare e costi proibitivi sono le variabili che più hanno influenzato, nel tempo, non solo la decisione di quando diventare genitori – spostando le lancette sempre più in là nel tempo – ma anche la scelta del numero di figli per famiglia arrivando, nel più recente periodo, addirittura a mettere in discussione la genitorialità stessa”.

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