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Claudio Feltrin (presidente Federlegnoarredo): «La filiera italiana legno-arredo ha tenuto molto bene alla crisi»

La filiera italiana legno-arredo ha tenuto molto bene. Lo ha affermato Claudio Feltrin, il presidente di Federlegnoarredo. Il settore dell’arredamento, che vale 21 miliardi di euro di cui 11 miliardi destinati all’export e 10 miliardi al mercato nazionale, «ha chiuso quasi in pari con il 2019».

Nei primi cinque mesi del 2021, l’export del macrosistema arredamento e illuminazione è in forte crescita (5,4 mld di euro, +43,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma al contempo si registra un moderato incremento anche rispetto ai dati del 2019, quando l’export valeva 5,1 miliardi di euro (+5,7% rispetto al 2019), a testimonianza di un trend in crescita, pur con tutte le incertezze legate soprattutto all’evolversi della pandemia.

Dalle rilevazioni del Monitor del Centro studi di Federlegnoarredo nel primo semestre 2021, le vendite rispetto allo stesso periodo 2020, registrano un aumento del 51,7% con un recupero in particolare sul mercato italiano (+67,3%). Laddove è possibile fare un raffronto con il primo semestre 2019 emerge una crescita del 14,3% per le vendite totali e del 21,4% per quelle italiane.

«I comparti più connessi all’ambiente domestico hanno chiuso il 2020 con una flessione più contenuta rispetto al -9,1% dell’intera filiera» ha aggiunto Feltrin spiegando all’Agi che «il settore che ha sofferto più di tutti è quello degli allestitori. Con le fiere chiuse hanno perso circa il 90% del fatturato l’anno scorso. E lo stesso è accaduto nei primi 6 mesi di quest’anno». Adesso con la ripartenza delle manifestazioni la situazione dovrebbe cambiare. «Ci saranno circa 30 manifestazioni in fiera» dopo il salone del Mobile.

«Abbiamo dati molto ottimistici per i primi 6 mesi» assicura «perché siamo a un +14,5% sul 2019, con l’Italia che segna un +21%, questo grazie agli incentivi e al bonus mobili che da 10 mila è passato a 16 mila. Questo ha fatto sì che la richiesta sia frizzante». Diversi i settori che si stanno riprendendo, tanto che «prevediamo la chiusura dell’anno in positivo».

Al governo chiedete altri aiuti?

«Diciamo che non basta mai, ma gli incentivi che sono stati varati stanno portando a dei risultati. Importante sarebbe una sburocratizzazione delle leggi a cui le nostre aziende devono far fronte, e che creano ostacoli che altri paesi non hanno». Anche l’export sta andando molto bene secondo i dati di Federlegnoarredo: Francia (988,5 milioni di euro, +53,7% rispetto a gennaio-maggio 2020; +15,3% rispetto a gen-mag 2019), Stati Uniti (573,5 milioni di euro; +73,7%; +35,2%), Germania (555,5 milioni di euro; +32,8%; +8,6%) Regno Unito e Svizzera costituiscono i primi cinque sbocchi commerciali e al contempo i primi 25 mercati di destinazione evidenziano andamenti positivi.

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