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Alberto Calcagno (AD Fastweb): «Ecco il nostro piano per connettere 12 milioni di famiglie alla fibra e al 5 G»

Fastweb lancia NeXXt Generation 2025, il piano per connettere milioni di famiglie sul territorio nazionale basato su tre pilastri: leadership tecnologica, trasparenza e responsabilità sociale.

Sarà il primo operatore in Italia e uno tra i primi in Europa a lanciare una rete UltraFWA.

In questi giorni, nelle prime 50 città situate in aree grigie, sarà disponibile un servizio di connettività fissa di nuova  generazione, con velocità fino a 1 Gb/s, senza limiti di traffico e numero di dispositivi connessi, basato sulla innovativa infrastruttura FWA, che coniuga la potenza della fibra e quella delle frequenze 5G. 

Gli utenti residenti nelle città medio-piccole, finora escluse dalla rivoluzione gigabit, avranno la possibilità di accedere alle medesime opportunità riservate alle grandi città.

Si parte con 50 comuni che diventeranno oltre 500 entro il 2021 e 2.000 entro il 2024, per una copertura complessiva di 8 milioni di case nelle aree grigie e 4 milioni nelle aree bianche.

Fastweb sposta la frontiera tecnologica anche rispetto alla performance. Grazie ad un innovativo upgrade tecnologico della rete proprietaria FTTH, la velocità di connessione viene infatti portata a 2.5 Gb/sec. In 30 grandi città, per una copertura complessiva di circa 4 milioni di  case, la connettività ultraveloce passa dunque da 1 Gb/s a famiglia a 1 Gb/s a persona. Questo per rispondere al nuovo bisogno di connettività che il cambiamento di abitudini e stili di vita imposto dall’emergenza sanitaria  ha portato rispetto alle modalità di lavoro, studio e intrattenimento.  Le nuove performance di velocità saranno gradualmente disponibili dall’inizio del prossimo anno per famiglie e microimprese attestate sulla rete proprietaria FTTH. 

C’è poi la rivoluzione del NeXXt Generation 2025 per il mobile. Dal 27 dicembre Fastweb lancia il proprio servizio mobile 5G e, ancora una volta, supera gli standard di mercato per trasparenza e semplicità. Il 5G mobile con Fastweb sarà infatti incluso in tutte le offerte, sia per i nuovi clienti che  per i già clienti, senza alcun costo aggiuntivo. Il 5G di Fastweb si accenderà in un primo momento a Milano, Bologna, Roma e Napoli, per poi estendersi via via ad altri comuni, seguendo il roll out della rete mobile per coprire il 90% della popolazione entro il 2025.  

«Questo testimonia la nostra volontà di continuare a investire nonostante il momento generale di difficoltà dovuto alla pandemia», ha affermato nel corso della conferenza stampa l’AD Alberto Calcagno. «Abbiamo registrato 29 trimestri consecutivi di crescita e credo che questo trend  proseguirà anche in futuro. Abbiamo sempre destinato il 30% del fatturato agli investimenti e continuerà così. Fastweb è una azienda forte e in salute».

Il top manager vede «molto bene l’evoluzione del 5G in Italia. Il nostro Paese si è guadagnato una certa competitività. Ci sono stati degli intoppi di carattere burocratico ma l’Italia ha una legge  sull’elettromagnetismo molto sicura». Secondo Calcagno, il ritardo dell’Italia sul fronte tecnologico «non è legato alle infrastrutture deboli» e «la pandemia l’ha confermato. Le nostre infrastrutture hanno  retto nonostante l’aumento molto forte del traffico. È necessario lavorare sulle patenti digitali, più che sulle autostrade digitali». 

Alla leadership tecnologica e alla trasparenza si accompagna poi il forte impegno che l’azienda intende profondere a supporto della comunità. Una responsabilità sociale che fino ad oggi si è tradotta principalmente nell’impegno concreto per l’alfabetizzazione digitale, grazie al lavoro svolto dalla Fastweb Digital Academy. Sono 8.500 i certificati rilasciati ad altrettanti studenti che hanno seguito i corsi gratuiti di formazione organizzati dall’Academy. Nei prossimi anni, la FDA si impegna a formare 50.000 persone con nuovi corsi, gratuiti, destinati a giovani e meno giovani. Per chi vuole  sviluppare competenze digitali di base più avanzate e per chi invece vuole approfondire e arricchire a livello professionale la propria competenza digitale.

In aggiunta alle 120 persone assunte nel corso del 2020, Fastweb porterà inoltre avanti un piano di assunzioni che nei prossimi mesi prevede l’integrazione di 130 nuove risorse. A ciò si aggiunge la  creazione di ulteriori posti di lavoro nell’ambito delle società partner che gestiscono i servizi di call center. A partire da marzo, infatti, Fastweb amplierà i servizi di customer operations svolti a Lecce e  Cagliari, con un duplice effetto atteso: una più alta qualità del servizio di assistenza ai clienti e la creazione di occupazione per circa 250 nuovi operatori.  

Infine, Fastweb lancia due nuovi programmi per contribuire a rispondere all’emergenza sanitaria ed economica. Con l’iniziativa “Fastweb aiuta i  piccoli imprenditori”, i dipendenti verranno coinvolti in un programma di donazioni per contribuire alla creazione di un fondo da un milione di euro. Il fondo verrà utilizzato, in collaborazione con Confcommercio e CESVI, per aiutare piccole attività commerciali clienti in difficoltà con contributi a fondo perduto pari a 5.000 euro. 

Con “Volontari per  il sistema di tracing” Fastweb fa inoltre leva sulle proprie competenze e su quelle  dei propri dipendenti per collaborare al sistema di contact tracing e supportare le attività di contenimento dei contagi. I dipendenti, in qualità di volontari durante l’orario di lavoro, si occuperanno di  contattare le liste di persone positive al Covid fornite dalla ATS Città Metropolitana di Milano e Lodi. Svolgeranno interviste per tracciare sintomi ed evoluzione dalla malattia, compileranno le anagrafiche dei  familiari e forniranno istruzioni sull’isolamento e sulla quarantena di  eventuali conviventi.

Nel corso della conferenza stampa l’AD si è anche soffermato sulla questione della rete unica. «Credo sia più una semplificazione che un vero progetto industriale, perché è smentito nei fatti», ha detto. «Se guardo al fisso c’è Tim, Fastweb, Open Fiber; se parliamo di FWA oltre a noi c’è Linkem ed Eolo e sul mobile conto almeno 5 operatori. La rete unica è una questione mal posta». «Abbiamo investito 10 miliardi nella nostra infrastruttura che è lì e non andrà via. Continueremo ad investire altri 3 miliardi. Ciò significa che noi di Fastweb continueremo a fare il nostro lavoro, che è costruire reti e  sfruttarle», ha detto ancora. «Entro il 2025 gestiremo la più ampia rete proprietaria UBB in Italia. Cercheremo di essere sempre più simili agli over the top: semplici, veloci e digitali».

Infine, per quanto riguarda i dialoghi che il Mise ha avviato con le Telco, dichiara: «sono molto contento di avere questi colloqui con il Mise. La cosa importante è avere questi colloqui. Cambia poco per me se si tratta di un tavolo condiviso o di incontri one to one».  «La cabina di regia è del Mise», aggiunge, ma crediamo «che garantirà un punto di vista condiviso. Noi siamo super collaborativi». 

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