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Ecco le nuove regole del Patto di stabilità | L’anticipazione

Rafforzare la sostenibilità del debito pubblico e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti. Questo l’obiettivo della proposta di riforma delle regole di governance economica europea presentata dalla Commissione Ue. Le nuove norme, spiega Bruxelles, agevoleranno le riforme e gli investimenti necessari e contribuiranno a ridurre gli elevati indici del debito pubblico in modo realistico, graduale e duraturo, in linea con il discorso sullo stato dell’Unione del 2022 della presidente von der Leyen. La riforma semplificherà la governance economica, porrà maggiore enfasi sul medio termine e rafforzerà l’applicazione, all’interno di un quadro comune e trasparente. Ecco i punti principali della proposta:

1. Titolarità degli stati sui piani di bilancio

I piani strutturali di bilancio nazionali a medio termine sono la pietra angolare delle proposte della Commissione. Gli Stati membri elaboreranno e presenteranno piani che stabiliscono i loro obiettivi di bilancio, le misure per affrontare gli squilibri macroeconomici e le riforme e gli investimenti prioritari per un periodo di almeno quattro anni. Tali piani saranno valutati dalla Commissione e approvati dal Consiglio sulla base di criteri comuni dell’Ue. L’integrazione degli obiettivi di bilancio, di riforma e di investimento in un unico piano a medio termine contribuirà a creare un processo coerente e semplificato. Rafforzerà la titolarità nazionale offrendo agli Stati membri un maggiore margine di manovra nella definizione dei propri percorsi di aggiustamento di bilancio e impegni di riforma e investimento. Il nuovo processo di sorveglianza fiscale sarà integrato nel semestre europeo, che rimarrà il quadro centrale per il coordinamento delle politiche economiche e occupazionali.

2. Regole più semplici e differenziate

La situazione fiscale, le sfide e le prospettive economiche variano notevolmente nei 27 Stati membri dell’Ue. Pertanto, un approccio unico per tutti non funziona. Le proposte mirano a passare a un quadro di sorveglianza più basato sul rischio che ponga al centro la sostenibilità del debito pubblico, promuovendo nel contempo una crescita sostenibile e inclusiva. I piani degli Stati membri definiranno i loro percorsi di aggiustamento di bilancio. Questi saranno formulati in termini di obiettivi di spesa pluriennali, che costituiranno l’unico indicatore operativo per la sorveglianza fiscale, semplificando così le regole di bilancio.

3. Traiettorie per paesi con disavanzo oltre 3% del Pil

Per ciascuno Stato membro con un disavanzo pubblico superiore al 3% del Pil o un debito pubblico superiore al 60% del Pil, la Commissione pubblicherà una “traiettoria tecnica” specifica per Paese. Questa traiettoria cercherà di garantire che il debito sia posto su un percorso plausibilmente discendente o rimanga a livelli prudenti e che il disavanzo rimanga o sia portato e mantenuto al di sotto del 3% del Pil nel medio termine. Per gli Stati membri con un disavanzo pubblico inferiore al 3% del Pil e un debito pubblico inferiore al 60% del Pil, la Commissione fornirà informazioni tecniche agli Stati membri per garantire che il disavanzo pubblico sia mantenuto al di sotto del valore di riferimento del 3% del Pil anche nel medio termine.

Queste traiettorie tecniche e informazioni tecniche guideranno gli Stati membri nella progettazione degli obiettivi di spesa pluriennali che includeranno nei loro piani. Rimane la regola per i Paesi che superano il 3% di deficit del rientro annuo pari allo 0,5%. Il rapporto tra debito pubblico e Pil dovrà essere alla fine del periodo coperto dal piano inferiore a quello dell’inizio del periodo stesso.

4. Clausole di salvaguardia

Le clausole di salvaguardia generali e specifiche per Paese consentiranno scostamenti dagli obiettivi di spesa in caso di grave recessione economica nell’Ue o nell’area dell’euro nel suo insieme o di circostanze eccezionali al di fuori del controllo dello Stato membro con un forte impatto sulle finanze pubbliche. Il Consiglio, sulla base di una raccomandazione della Commissione, deciderà in merito all’attivazione e alla disattivazione di tali clausole.

5. Prioritari riforme e investimenti

Le riforme e gli investimenti sono entrambi essenziali. Le transizioni verde e digitale, il rafforzamento della resilienza economica e sociale e la necessità di rafforzare la capacità di sicurezza dell’Europa richiederanno investimenti pubblici ingenti e sostenuti negli anni a venire. Le riforme che promuovono una crescita sostenibile e inclusiva rimangono una componente essenziale di piani credibili di riduzione del debito. L’interazione positiva tra riforme e investimenti sta già mostrando i suoi vantaggi nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza di NextGenerationEu. Le proposte mirano pertanto a facilitare e incoraggiare gli Stati membri ad attuare importanti misure di riforma e di investimento. Gli Stati membri beneficeranno di un percorso di aggiustamento di bilancio più graduale se nei loro piani si impegneranno a realizzare una serie di riforme e investimenti conformi a criteri specifici e trasparenti.

6. Prevedere un’efficace esecuzione

Le regole richiedono l’esecuzione. Sebbene le proposte forniscano agli Stati membri un maggiore controllo sull’elaborazione dei loro piani a medio termine, istituiscono anche un regime di applicazione più rigoroso per garantire che gli Stati membri rispettino gli impegni assunti nei loro piani strutturali di bilancio a medio termine. Per gli Stati membri che devono far fronte a notevoli problemi di debito pubblico, le deviazioni dal percorso di aggiustamento di bilancio concordato porteranno automaticamente all’apertura di una procedura per i disavanzi eccessivi. Il mancato rispetto degli impegni di riforma e di investimento che giustificano una proroga del periodo di aggiustamento di bilancio potrebbe comportare una riduzione del periodo di aggiustamento.

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