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Ecco la strada in salita per il campo largo dell’opposizione | L’analisi di Francesca Schianchi

Francesca Schianchi sulla Stampa si sofferma sulla “strada in salita per il campo largo”: “ll giorno dopo la manifestazione di piazza del Popolo – scrive l’editorialista – la segretaria del Pd può tirare un sospiro di sollievo. E’ andata bene, la piazza era piena, nessun incidente polemico a macchiare l’iniziativa. Persino oltre le previsioni, perché quel «cara Elly» di Giorgia Meloni, quell’inattesa risposta a stretto giro via social, come di chi fosse davanti alla tv a tenere d’occhio l’avversaria, assomiglia ancora una volta a una legittimazione, al riconoscimento che la partita vera è tra loro due. Serviva al Pd mandare un segnale, far sentire che esiste con il suo popolo, e soprattutto che ha la forza di essere il catalizzatore di una futura alternativa.

Il punto, ora, è come far sì che il famoso «campo largo», o «campo giusto» nell’interpretazione di Giuseppe Conte, si trasformi da chimera inafferrabile a reale alternativa alla destra. «Dovremo continuare a lavorare insieme, giorno per giorno, e non lo facciamo da soli», promette Elly Schlein. Ma la strada che ha di fronte – sottolinea Schianchi – è ancora in salita. Non solo perché i protagonisti del fu Terzo Polo si mettono da soli lontano da quel percorso ma perché anche lo stesso leader Cinque stelle, pur ospite gradito sabato in piazza, mantiene una certa dose di cautela: il dialogo col Pd è in corso, certo, ha chiarito ieri, ma nessuno osi pensare che il M5S è «una stampella» dei dem.

Sui primi passi che li aspettano, basta indagare nei due partiti per capire che l’obiettivo non è lo stesso All’orizzonte c’è il voto delle Europee di giugno, con il sistema proporzionale, una sorta di forza centrifuga che spingerà tutti ad accentuare le differenze per caratterizzarsi. Certo, come si riprometteva sabato la leader dem, occorre tentare di coinvolgere il primo partito d’Italia, quello degli astensionisti. Serve rivolgersi al mondo civico, all’associazionismo, al terzo settore: e non è stata casuale la sfilata di interventi dal palco. Ma trovare una convergenza stabile tra i due principali partiti d’opposizione – conclude – per quanto impervia, è una strada difficilmente aggirabile”.

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