CONSIDERAZIONI-FINALI-del-Governatore-sul-2022_Embargo
Crescere per dare lavoro ai giovani, salari adeguati e progetti portati a termine grazie al Pnrr. Europa e dialogo per ascoltare le nuove generazioni. Ecco il pensiero del Governatore in pillole:
- Pnrr: non c’è tempo da perdere, miglioramenti sono certo possibili ma è necessario il confronto con la Commissione Ue per fare presto
- Mes: I recenti fenomeni di instabilità delle banche fuori dall’Ue dimostrano la necessità di completare l’unione bancaria che solo l’entrata in vigore del Mes può garantire
- Pil: sebbene più prudente di altri previsori internazionali Via Nazionale ritiene che nel 2023 aumenterà intorno all’1%
- Lavoro: il 20% dei giovani dopo 5 anni sono ancora precari e troppi non si vedono riconosciuti dei contratti adeguati. Il salario minimo può essere utile per la giustizia sociale
- Banche: sono in buone condizioni ma serve prudenza. Non c’è una fuga di depositi dalle banche ma solo un calo fisiologico, lo spostamento dei risparmiatori verso prodotti più remunerativi
- Fisco: serve una riforma ma occhio al debito e alla progressività della Costituzione. Si punti sulla riduzione della tassazione sui fattori produttivi per creare lavoro
- Commercio estero: bisogna evitare le politiche protezionistiche generalizzate ricordando che negli ultimi trent’anni l’apertura dei mercati ha dato benessere
- Debito pubblico: ridurlo è una priorità. Ogni eventuale aumento di spesa o riduzione di entrata, anche nell’ambito delle riforme già annunciate quali quella del fisco o dell’autonomia differenziata, non potrà prescindere dall’identificazione di coperture strutturali adeguate e certe
- Migrazioni: L’aumento dei giovani e delle donne che lavorano nel medio periodo non basta per crescere, deve crescere il saldo migratorio accanto ad un allungamento dell’età lavorativa
- Politica internazionale: per aumentare la produttività serve rafforzare il nostro posizionamento internazionale soprattutto dopo che abbiamo superato le crisi finanziarie e la pandemia meglio di quanto ci si aspettava
- Inflazione: la politica monetaria la sta curando ma anche imprese, lavoratori e governi devono fare tutti la loro parte
- Pubblica amministrazione: colmare i divari con la media Ue su istruzione, sanità, giustizia