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Diana Bracco (Imprenditrice): «La ricerca sia una componente essenziale del Pnrr»

«La ricerca deve essere una componente essenziale del Pnrr da presentare alla Commissione di Bruxelles. L’importante è che il piano definitivo formulato dal governo Draghi contempli la dimensione della rottura e dell’innovazione radicale». È quanto afferma l’imprenditrice Diana Bracco in un’intervista al Sole 24 Ore.

«Quando tutto sarà finito, l’energia rimasta finora compressa uscirà in maniera travolgente», ha assicurato, «il connubio fra la spinta del volere tornare a vivere, a lavorare e a fare impresa e la magnitudo finanziaria espressa dal Recovery Plan può attivare un processo molto importante per il nostro Paese».

Per Bracco «occorre operare sulle nuove frontiere tecnologiche». «Una profonda transizione ecologica è una di queste», ha ricordato. «Inoltre, è fondamentale che la ricerca sia ben inserita e coordinata in un contesto comunitario. Perché non ha senso, oggi, considerarla soltanto un fenomeno nazionale. Senza questi elementi, il Paese rischia di non riuscire a risollevarsi».

L’imprenditrice ha poi sottolineato di avere «speranza e fiducia in Mario Draghi». «Serve una svolta», ha spiegato, «occorre integrare sempre più una visione industriale e civile in cui la ricerca sia insieme causa ed effetto di una autentica eco-sostenibilità».

Sulla transizione ecologica, ha osservato, «non ci sarà un’altra possibilità simile». «Amo molto la natura e il paesaggio. Credo nell’economia circolare. Ma, proprio perché ritengo che ogni cosa sia interconnessa, penso che l’altra grande opzione su cui debba lavorare il governo Draghi, oltre alla ricerca, sia quella dell’ambiente», ha spiegato.

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