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Crescono i marchi storici italiani, ora valgono 40 miliardi | L’analisi

Secondo quanto evidenziato dal dato emerso dall’assemblea generale dell’associazione Marchi Storici d’Italia, sono 437 le imprese e 600 i Marchi Storici per un fatturato di oltre 40 miliardi di euro e 65 mila addetti. Al centro dell’assemblea, che si è svolta a Saturnia, un confronto sulle iniziative di valorizzazione e tutela delle eccellenze storiche del Made in Italy, a partire dalla formulazione di proposte normative ad hoc a beneficio di tutti i Marchi Storici, con l’obiettivo di tracciare le linee programmatiche del progetto associativo per il 2024.

«La famiglia dei Marchi Storici iscritti al Registro dell’Uibm-Mimit è cresciuta in modo esponenziale nel corso dell’ultimo anno e ha raggiunto il traguardo dei 600 Marchi Storici iscritti. Da una nostra ricerca, tuttavia, risulta che le aziende iscritte da almeno 50 anni alle Camere di Commercio e ancora attive oggi sono circa 50mila. Parliamo, dunque, della parte produttiva più importante del Made in Italy. Quella che investe, innova e affronta con coraggio i cambiamenti economici e sociali», ha detto Massimo Caputi, presidente dell’associazione Marchi Storici d’Italia annunciando l’intento di presentare nell’ambito del provvedimento sul made in Italy un pacchetto di proposte normative per introdurre misure ad hoc per Marchi Storici.

Tra le misure il miglioramento del Fondo Salvaguardia Imprese, la rivalutazione gratuita del Marchio Storico, il credito di imposta per investimenti in pubblicità e quello per la digitalizzazione dei nostri archivi che raccolgono un vasto patrimonio culturale e documentale. «Sono misure che non prevedono nuovi oneri per lo Stato e che oggi sono divenute indispensabili per preservare l’autenticità dei Marchi Storici italiani e potenziare il loro contributo alla crescita dell’economia nazionale», ha affermato il vicepresidente Roberto Busso.

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