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Corriamo il rischio di frenare la ricerca nel nostro Paese | L’analisi di Carlo Rizzuto

«Non sono un esperto di Intelligenza Artificiale, ma mi è capitato di essere coinvolto come lettore e consigliere “laico” nella stesura del bel libro di Helga Nowotny: “In AI we Trust”, pubblicato recentemente in italiano come “Le Macchine di Dio: Gli algoritmi predittivi e l’illusione del Controllo” (Edizioni Luiss), che tratta proprio del potenziale e del rischio per l’umanità della crescita delle capacità di elaborazione di testi, e infine comportamenti “para-umani” da parte degli algoritmi generativi/predittivi.

Siamo entrambi coinvolti (con molti altri) nella costruzione e nella crescita della Area Europea della Ricerca, con qualche successo europeo (e, per me, con qualche insuccesso nazionale) e l’apparizione di “Chat Gpt”, accompagnata da diversi altri algoritmi generativi di testi, figure e strategie finanziarie in uno dei più estesi esperimenti di coesistenza tra l’uomo e l’intelligenza artificiale (ancora in un contesto controllabile) ha fortemente sottolineato alcune delle cose emerse nella preparazione del libro, incluse le strategie per limitare o almeno controllare i possibili effetti negativi.

Ma ecco che appare un “cigno nero”, con una interpretazione di un elemento marginale all’esperimento (anche se potenzialmente importante) da parte della perfetta macchina normativo-giuridica italiana che fa sempre prevalere l’interpretazione formale su quella sostanziale. Siamo il primo Paese (democratico) che ha trovato il modo di fermare l’esperimento! Che comunque va avanti sia in tutti gli altri Paesi e da parte di tutti gli italiani che avevano già accesso. E il vantaggio potenziale di questi algoritmi in campo finanziario, come appare nel caso di Bloomberg. Guarda caso.

Lo stesso “inciampo” avviene per lo sviluppo dei progetti Pnrr nella ricerca italiana, che sappiamo saranno un’occasione unica (in fisica lo chiamiamo una “delta di Dirac”) per tentare di riallinearci al resto dell’Europa. Ed è stato fatale (finora) per lo sviluppo di molti tentativi di costruire, in Italia, istituzioni di ricerca di livello europeo. Come muoversi nel prossimo futuro su Chat Gpt? Che tipo di catalizzatore e per che tipo di futuro? Una risposta parziale, più che non la posizione reclamizzata da Elon Musk, può essere rappresentata meglio dalla dichiarazione fatta, questo mese, dall’Iniziativa sull’Umanismo Digitale che elenca i fatti, i potenziali benefici e i potenziali rischi (https://owncloud.tuwien.ac.at/index.php/s/k7iz0PELf0V0vFf)».

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