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Confindustria: pronto il team di Orsini, tra i vicepresidenti 2 donne | Lo scenario

Emanuele Orsini arruola due imprenditrici importanti nel comitato di presidenza.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il numero uno designato di Confindustria – che presenterà oggi al consiglio generale squadra di vicepresidenti e programma– ha inserito le esponenti di due dinastie imprenditoriali del made in Italy d’eccellenza come Anna Mareschi Danieli, azionista del colosso siderurgico Danieli e a capo di Confindustria Udine, e Lara Ponti, vicepresidente dell’omonimo gruppo alimentare piemontese famoso per l’aceto.

Alla prima dovrebbe andare la vicepresidenza sul centro studi di Confindustria, alla seconda invece quella sulla transizione green.

Della squadra di vicepresidenti faranno parte anche altri big come il ceo di Costa Crociere, Mario Zanetti (a cui andrà la delega del mare), il presidente di Confindustria Veneto a capo del gruppo dei trattori speciali Enrico Carraro (logistica e trasporti) e l’industriale del packaging Maurizio Marchesini (relazioni industriali).

Completano la squadra l’ad di Italfarmaco Francesco De Santis (ricerca e sviluppo), il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca (Mezzogiorno), il numero uno di Unindustria Angelo Camilli (finanza e fisco), l’imprenditore di Veneto Est Vincenzo Marinese (interni e territori), Stefan Pan (ex presidente di Confindustria Trentino-Alto Adige a cui andrà l’importante delega dell’Europa) e l’imprenditrice dell’acciaio Paola Artioli, attuale vicepresidente di Confindustria Brescia.

Orsini ha poi conferito alcune deleghe ad hoc come quella sull’education al numero uno dei Giovani Riccardo Di Stefano e alcune special advisory che riferiranno direttamente al presidente come quella sul lifescience in capo al patron di Techint e dell’Humanitas Gianfelice Rocca.

Provando a sfruttare al meglio l’assist arrivato dal ritiro di Edoardo Garrone che gli ha permesso di presentarsi al voto come unico candidato, nella composizione della squadra Orsini si è fatto guidare da due principi: merito e rappresentanza, cercando poi di unire tutte le diverse anime di una confederazione protagonista di una lacerante campagna elettorale.

Il successore di Bonomi ha lavorato per coinvolgere anche altri pezzi 90 del sistema confindustriale come Cristina Bombassei, Veronica Squinzi e Giuseppe Pasini.

Tutti e tre hanno rifiutato per problemi familiari e aziendali.

Fra le deleghe speciali ha proposto quella sulla smart mobility/automotive al numero uno di Unindustria Torino Giorgio Marsiaj su cui pare che l’Anfia si sia messa di traverso e nelle consultazioni dell’ultima ora ha provato a coinvolgere anche Lucia Aleotti (del colosso pharma Menarini) e lady Yamamay Barbara Cimmino.

Per essere subito operativo, Orsini ha scelto anche il nuovo direttore generale: sarà l’attuale dg di Unindustria Maurizio Tarquini.

L’ambasciatore Raffaele Langella dovrebbe tornare alla direzione Affari Internazionali di Confindustria.

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