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L’indicazione di Confindustria: “L’export bello e ben fatto può salire ancora” | L’analisi

Secondo quanto emerge dal rapporto “Esportare la dolce vita 2023”, realizzato dal Centro studi di Confindustria e presentato ad Arezzo, l’export italiano del cosiddetto “bello e ben fatto” ha ancora un importante potenziale di crescita negli Usa (22,6 miliardi di euro), in Estremo Oriente (Corea del Sud 4,7 mld), Giappone 4,6 mld), in Cina (2,4) e nei paesi arabi.

Il rapporto, che comprende un focus dedicato ai singoli comparti della moda e dell’oreficeria, è stato al centro dell’iniziativa organizzata da Confindustria Toscana Sud, intitolata “Filiera della moda e transizione sostenibile”. «Il tema dell’Esg e della Responsabilità sociale d’impresa» ha affermato Marco Sanarelli, presidente della sezione Moda dell’associazione «rappresenta un driver di generazione del valore per tutte le imprese del nostro comparto, che possono crescere e prosperare anche e soprattutto in un’ottica di lungo periodo».

Per Giordana Giordini, presidente della sezione Oreficeria e Gioielleria, «l’acquisto di gioielli è discrezionale ed ha una forte connessione emotiva. I clienti e i consumatori sempre più ricercano nell’acquisto di gioielli anche informazioni che riguardano non solo la qualità dei metalli e pietre preziose e delle lavorazioni, ma anche come il gioiello è stato realizzato e l’origine delle materie prime con cui sono prodotti».

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