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Riccardo Chailly (Direttore Musicale Teatro alla Scala): «L’avanzamento tecnologico è un accrescimento, ma la presenza è imprescindibile»

«Mi auguro che tutto ritorni quello che era, ma con la consapevolezza che ciò sarà un privilegio. L’avanzamento tecnologico è solo un accrescimento. La presenza è imprescindibile». Questo l’auspicio del direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano Riccardo Chailly dopo il successo televisivo della serata “A riveder le stelle”.

«È stato uno spettacolo creato in fretta, per esserci; non si continuerà su questa strada» ha assicurato in un’intervista al Corriere della Sera. «Abbiamo portato avanti questo progetto per senso di responsabilità dettato dall’avere la guida del teatro».

«Un progetto realizzato con un’orchestra di eccellenti musicisti che conoscono esattamente il mio stile interpretativo; tuttavia è un progetto dettato dall’emergenza. La nostra è una professione pubblica, ma la Scala non è questo: questi sono frammenti di ciò che ci appartiene».

«Quella tra teatro e televisione dev’essere una mutua collaborazione», ha poi aggiunto Chailly. «La tv è entrata nel nostro teatro e ci ha seguiti con una tecnologia avanzata. Tutto ciò che può essere di aiuto e di supporto per chi non è vicino al mondo della lirica è utile e necessario».

Il maestro milanese ha ricordato di aver «diretto vent’anni in Olanda»:«Ogni giugno inauguravamo l’Holland Festival con l’orchestra del Concertgebouw e questo avvenimento andava in diretta tv come dato acquisito. Ogni domenica mattina la tv di Stato trasmette un programma di classica. Da quando ci sono Rai5 e Rai Cultura anche da noi ci sono segnali di collaborazione».

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