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Bisogna lavorare alla ristrutturazione dello scheletro del sistema Italia | L’analisi di Paolo Griseri

Paolo Griseri sulla Stampa prende spunto sui ritardi dei treni Frecciarossa e sulla necessità di adeguamento della rete Alta Velocità: “Il Pnrr – scrive l’editorialista – è un’opportunità per accelerare. Ma ci vogliono anche i progetti e, soprattutto, la volontà politica di realizzarli. In teoria, ma solo in teoria, la valanga di denari che sta arrivando da Bruxelles doveva servire a stringere i tempi. Che non significa solo eliminare i ritardi sull’Alta Velocità ma anche ridurre drasticamente il divario tra il Frecciarossa e i treni regionali. Il traffico locale versa oggi in condizioni pietose.

Se è giusto lamentare ritardi sui treni veloci, è anche più giusto chiedere che il Pnrr serva a rendere civile prima ancora che efficiente, la vastissima rete locale. Ne avremmo bisogno per togliere traffico dalle strade. Se non riusciamo a uscire dal Medioevo nemmeno con una pioggia di 200 miliardi, non c’è speranza.  Un tempo i politici facevano a gara per migliorare le infrastrutture dei loro bacini elettorali.

Oggi – osserva l’editorialista – sembra vero il contrario, sembra che pensino a far montare la rabbia di chi vive nelle aree periferiche sperando che il giorno delle elezioni si tramuti in voti. Eppure non c’è alternativa: quella rete di trasporti, grande e piccola, deve diventare omogenea, ministro Salvini. Può essere giusto ed è certamente strategico pensare al Ponte sullo Stretto. Ma va accompagnato dal completamento dell’alta velocità Messina-Catania-Palermo. E della tratta Salerno-Reggio Calabria. Sono questioni che si trascinano da tempo e non sono solo imputabili all’attuale ministro.

E’ incredibile che solo oggi si pensi di elettrificare la ferrovia per Aosta che è rimasta a trazione diesel fin da prima che il giovane Salvini frequentasse i concerti nei centri sociali milanesi. Non si può dunque imputare tutto a lui. Ma c’è da chiedergli che la ristrutturazione delle reti che connettono il Paese sia la principale se non l’unica sua preoccupazione. Serve un ministro ingegnere. La ristrutturazione dello scheletro del sistema Italia – conclude – è questione troppo seria per occuparsene nei ritagli di tempo tra una polemica contro la legge Fornero, la promessa della flat tax prossima ventura e altre simili mirabilia”.

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