Uno studio pubblicato su Nature da un nutrito team di scienziati e ricercatori dell’autorevole Imperial College di Londra ha rivelato dei numeri impressionanti. Le misure di chiusura durante il lockdown, avrebbero salvato in Italia oltre 600mila vite umane.
A commentare questo dato il sottosegretario all’Interno, Achille Variati. “In Italia abbiamo superato i 34 mila decessi. Una cifra drammatica, che ha fatto mettere in dubbio a più d’uno le misure di contenimento adottate: un danno all’economia e alle libertà individuali senza una reale efficacia nel contenere il contagio. Le polemiche hanno puntualmente accompagnato ogni scelta del Governo di adottare progressivi lockdown, e di mantenerli per diverse settimane. Ora, però – ha sottolineato il sottosegretario – sappiamo cosa sarebbe successo se non avessimo messo in campo quelle misure drastiche e dolorose di contenimento. Nella sola Italia, e solo fino al 4 maggio, ci sarebbero stati 630 mila morti. E così in Francia, e poco meno in Germania, in Gran Bretagna, in Spagna. Non dimentichiamolo”.
“Quanto a coloro che hanno gridato alle prove tecniche di dittatura sanitaria, agli attentati alla libertà e agli allarmismi inutili, e che in alcuni casi continuano a farlo – ha concluso Variati – riflettano su questo. Quei 630 mila non sono numeri: sono persone, storie, vite. Nostri connazionali, familiari, amici che sono stati salvati dalle giuste precauzioni che per primi in Occidente abbiamo adottato”.
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