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Arrivano segnali positivi dal Sud, bisogna spingere sugli investimenti | Lo scenario

Il 2023 si chiude con un’economia meridionale contraddistinta da segnali congiunturali positivi e una generale tenuta delle imprese.

Le previsioni sull’andamento del Pil meridionale per il 2023, sulla base delle diverse stime effettuate, convergono su un +0,5%, a fronte di un +0,7% a livello nazionale.

È quanto emerge dal Check-Up Mezzogiorno 2023, l’analisi congiunturale sullo stato di salute dell’economia meridionale realizzato annualmente da Confindustria e Srm (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), che conferma alcuni segnali positivi e una generale tenuta delle imprese rispetto a quanto emerso nell’edizione 2022.

Per quanto riguarda, invece, il 2024, a oggi è possibile prevedere una crescita lievemente superiore (+0,6%) in un contesto di stabilità per il resto del Paese.

Sull’andamento del Pil del Mezzogiorno – e, più in generale, dell’Italia – influirà considerevolmente la capacità di spesa delle risorse disponibili, legate in primis al Pnrr.

La stima dell’Indice sintetico dell’economia meridionale per il 2023, elaborata tenendo conto delle principali variabili macroeconomiche, risulta in crescita per il terzo anno consecutivo, dopo il crollo registrato nel 2020.

Il valore stimato per il 2023 è pari a 534,9, ossia 8,8 punti in più rispetto al dato dell’anno precedente.

Inoltre, da notare che, sulla scia di quanto emerso per il 2022, si supera il livello del 2007.

Ferme le criticità strutturali del sistema economico meridionale, l’analisi congiunturale evidenzia, dunque, una crescita dei singoli indicatori che compongono l’indice rispetto all’anno precedente.

Molto positiva la stima sul dato relativo agli investimenti al Sud, che cresce di 4 punti percentuali rispetto al 2022 e di ben 17 rispetto al 2019, a conferma di una dinamica che va però sicuramente rafforzata, attraverso adeguate politiche di sostegno all’attività di impresa.

Particolarmente significativo, inoltre, il contributo dell’export, che cresce di oltre 40 punti rispetto al 2019.

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