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Andrea Giordano, Vice Capo di Gabinetto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: “La scommessa che dobbiamo vincere” | Stati Generali della Ripartenza

Nella giornata del 25 novembre, Andrea Giordano, Vice Capo di Gabinetto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha dialogato con Gianni Trovati, giornalista de Il Sole 24 Ore, durante il panel PNRR e cambiamento del volto del Paese: quali i grandi obiettivi?”, nel corso degli Stati Generali della Ripartenza organizzati a Bologna dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia.

Gianni Trovati chiede un primo giudizio circa le opportunità che potranno scaturire dal Repower rimodulato dalla Commissione europea, e Andrea Giordano risponde: “Sì, grazie a tutti per questa opportunità di confronto su un tema che inevitabilmente ci tocca da vicino e che mette assieme, appunto tematiche di governance, di controllo, nonché quelle più specifiche sulla transizione ecologica, che restano evidentemente anche in sede di Repower assolutamente centrali. E in questo direi che sia nell’ottica ambientale in senso stretto sia nell’ottica energetica, si sia fatto molto in questo lasso di tempo. Non che non si possa evidentemente fare di più, ma la transizione ecologica è stata alla base delle politiche del Governo e nell’ottica evidentemente degli obiettivi del PNRR”.

Ma io penso a due tra i molti interventi – sottolinea Andrea Giordano – che in materia di transizione ecologica ci hanno riguardato. In primo intervento, che ha ricevuto una notizia positiva pochi giorni fa, è il tema delle comunità energetiche, che resta evidentemente centrale nell’assetto del PNRR, perché non è soltanto transizione ecologica ma è anche almeno inclusione sociale. Quindi dà la possibilità al cittadino di essere soggetto attivo, agli utenti finali di costituire autonomi soggetti giuridici che per benefici ambientali, economici e sociali possono autoprodurre e autoconsumare energia. Questo, inoltre, ha ricevuto un positivo avallo da parte della Commissione europea sia in merito all’incentivo che era stato previsto nel decreto PNRR, sia riguardo al contributo in conto capitale che, sulla base di una scelta che ha avuto l’avallo della stessa Corte dei Conti in sede di apposita delibera PNRR, è stato circoscritto nella misura del 40% delle spese ammissibili. Quindi, questo per contemperare evidentemente i vari interessi in gioco. E mi sembra che un intervento come questo sia un intervento importante, proprio nell’ottica del rilancio. È la scommessa energetica alla quale devono partecipare inevitabilmente tutti gli attori coinvolti, quindi il pubblico e il privato in una sinergia piena e condivisa”.

“Un secondo intervento, – continua Andrea Giordano – recentemente avallato dalla Commissione europea di Bruxelles, è quello in tema di agrivoltaico. Anche questo importante perché promuove evidentemente le fonti energetiche rinnovabili in un’ottica di differenziazione delle fonti energetiche, che pure è assolutamente primaria sia nell’ottica PNRR sia nell’ottica PNIEC che vanno a fondersi in una logica unitaria e sinergica”.

“Penso poi tra i molti temi al tema smart grid, – conclude Andrea Giordano – che questa volta combina la transizione ecologica con la transizione digitale. Questo penso sia un obiettivo che dobbiamo tenere a mente come centrale, cioè quello di promuovere segnatamente la distribuzione di energia fino a 4000 MW e con un beneficio rispetto a 1.500.000 utenti che ne avrebbero sensibili vantaggi, attraverso i sensori intelligenti. E qui, il tema appunto del combinarsi della transizione ecologica con la transizione digitale mi sembra che sia un punto dove si possa fare di più. Anche se il tema dell’intelligenza artificiale è trasversale poi a tutti gli interventi, ancora merita una maggiore promozione e un maggiore sviluppo. Sia nell’ottica delle opportunità che può dare rispetto al tema della distribuzione di energia, una tra le tante applicazioni, sia nell’ottica dei limiti e quindi fissare uno statuto di limiti coerenti. Anche su questo il Parlamento Europeo ormai ha dato vita ad un importante regolamento approvato il 30 giugno scorso che promuove l’intelligenza artificiale rapportandola ai livelli di rischio che l’intelligenza artificiale può comportare. Quindi prevedendo una regolamentazione proporzionale al livello di rischio. Penso che anche questa sia una direttiva importante da tenere a mente nei mesi che seguiranno”.

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