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Alfredo Altavilla (presidente Ita): «Mi rincresce non aver potuto raggiungere un accordo con i sindacati»

Ita ha confermato l’intenzione di procedere all’assunzione di 2.800 persone attraverso l’applicazione di un regolamento aziendale, senza trovare un accordo con i sindacati – che hanno annunciato mobilitazioni e denunciano l’assenza del governo.

Nel pomeriggio la Roma-Fiumicino è stata bloccata dal corteo dei lavoratori di Alitalia diretti alla sede della newco a Roma, dove era in corso l’incontro tra altre organizzazioni sindacali e società. La polizia è intervenuta in tenuta antisommossa per l’arrivo dei manifestanti e viale Dell’Arte è stata parzialmente chiusa al traffico. Sempre in giornata il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha fatto sapere che la decisione finale della commissione Ue dovrebbe arrivare a breve.

«Siamo in attesa» ha detto «spero che sia una questione di ore», ha spiegato, ricordando che Bruxelles «ha posto come condizione la discontinuità non solo sui numeri ma anche nei contratti di lavoro. Le scelte degli amministratori sono scelte che avvengono entro questi dettami» e i vertici di Ita «hanno l’autonomia necessaria per raggiungere il risultato» dell’economicità della compagnia, ha aggiunto.

«È un passaggio molto delicato, molto complicato, ma l’alternativa, ricordo, è il fallimento». Questo rischio, ha concluso, «non è ancora del tutto scongiurato: gli aiuti di stato sono oggetto di una decisione pendente che rischia di compromettere l’operazione». Alla riunione nella sede dell’Eur a Roma, oltre ai rappresentanti dell’azienda sono intervenute le associazioni professionali Anpac, Anpav, Anp e Fast – Confsal che si sono dichiarate disponibili alla firma dell’accordo di chiusura della procedura sottoposto dalla società lo scorso 6 settembre all’esito del confronto iniziato il 25 agosto.

«Nel corso della mattinata» si legge in una nota di Ita «Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo, assenti all’incontro, avevano fatto pervenire all’azienda una controproposta che escludeva le associazioni professionali dalla firma della stessa. L’azienda, rilevata la indisponibilità alla firma unitaria dei testi presentati il 6 settembre, requisito imprescindibile per accompagnare la nascita di un progetto così ambizioso e di respiro internazionale, ha preso atto della impossibilità di addivenire a un accordo».

«Nell’impossibilità di soluzioni condivise» spiega ancora Ita nella nota «la conclusione di questa fase deriva dalla necessità di attivare i numerosi e complessi processi per garantire la partenza operativa il 15 ottobre e per consentire alle strutture aziendali l’esame dei 30.000 profili ricevuti (oltre 7.000 dei quali – pari al 70% degli attuali dipendenti – provenienti da Alitalia) che hanno dimostrato di credere nel progetto di Ita in vista dell’assunzione nella nuova Compagnia».

Il Presidente di Ita, Alfredo Altavilla, ha espresso «il rincrescimento per l’impossibilità di arrivare a un accordo», con i sindacati «motivata dal perdurare di pregiudiziali puramente formali che nulla hanno a che fare con il merito e la bontà del progetto relativo alla nascita di Ita e che rispecchiano consuetudini e linguaggi non più attuali». I sindacati sono sul piede di guerra e hanno annunciato che «la mobilitazione continuerà nelle prossime ore».

«Il governo è completamente assente ed è da incoscienti lasciare tutte queste persone con il rischio di perdere il posto di lavoro. La tensione sociale si sta alzando, non so se si rendono conto di questo», ha detto il segretario nazionale Filt Cgil Fabrizio Cuscito. «Chiediamo immediatamente una convocazione da parte del Governo. Non si può più ritardare, stiamo andando incontro a un punto di non ritorno. La tensione sociale è troppo alta», ha aggiunto.

Il segretario nazionale della Uilt Ivan Viglietti ha sottolineato: «Non abbiamo potuto neanche partecipare all’incontro perché avevamo chiesto di poterlo posticipare per via dell’assemblea dei lavoratori a Fiumicino. Ma quando siamo arrivati la riunione era già finita. Avevamo inviato un documento unitario di proposta», ha aggiunto Viglietti.  

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