L’Agenzia del Demanio ha partecipato al “Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo”, tenutosi al Teatro Massimo di Palermo.
“Il patrimonio immobiliare pubblico è al servizio dei cittadini e del territorio. Se bene utilizzato, può aiutare a risolvere i problemi delle città, non solo per ospitare la pubblica amministrazione, ma anche per dare una risposta alle criticità e può essere riconvertito in luogo di relazioni, con un mix funzionale per far fronte alla dimensione dell’abitare”.
A dichiararlo è stata Alessandra Dal Verme, direttore dell’Agenzia del Demanio, intervenendo all’evento che ha visto un confronto tra esponenti delle istituzioni, dell’impresa e del mondo accademico per condividere e definire un progetto di sviluppo sostenibile, ambientale e sociale, capace di rilanciare il sistema Paese nel contesto europeo e mediterraneo.
Al centro del dibattito, i temi delle infrastrutture a sostegno dello sviluppo economico e della rigenerazione urbana, le nuove filiere industriali tra Nord e Sud, le politiche dell’abitare e le strategie ambientali per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, per una crescita economica più sostenibile.
“Nel contesto geopolitico attuale, il patrimonio dello Stato richiama l’identità e la storia del cittadino, la grandezza delle città italiane ed europee, lo stratificarsi delle culture che hanno permeato la nostra civiltà e, dunque, può garantire la continuità culturale della nostra società” ha aggiunto Dal Verme.
Il direttore dell’Agenzia del Demanio ha inoltre sottolineato l’importanza del partenariato pubblico-privato per attrarre investimenti indispensabili alla valorizzazione degli immobili pubblici e alla loro rigenerazione.
“Con gli immobili pubblici possiamo offrire servizi di qualità ai cittadini all’interno di edifici sempre più digitalizzati, attrattivi e accoglienti, in grado di coinvolgere i giovani e costruire relazioni”.
Infine, Dal Verme ha ricordato che l’Agenzia del Demanio sta collaborando con molti Comuni italiani, da Milano a Palermo, per avviare strumenti di pianificazione integrata in grado di soddisfare i fabbisogni del territorio, mettendo al centro gli immobili pubblici.
“Questo è l’unico futuro possibile per il patrimonio immobiliare pubblico”, ha concluso.