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A Piazza Affari c’è chi ha guadagnato quasi il 9.000% dal 1989 | L’analisi

In 35 anni la migliore azione di Piazza Affari è cresciuta di quasi del 9.000% grazie anche alle cedole. Si tratta di Recordati che ha registrato una crescita del 7.114%. Con i dividendi reinvestiti, si sale all’8.682%. Questo significa che mille euro del 1989 nel titolo farmaceutico oggi sarebbero quasi 87.000, applicando la valuta comune anche in un’epoca in cui vigeva la lira. È quanto si legge su MF35, lo speciale che celebra i 35 anni del quotidiano economico.

A seguire, in seconda posizione, Stellantis, la combinazione fra Fiat Chrysler Automobiles e Psa, con il 4.893% (6.095% se i dividendi sono stati reinvestiti) e in terza posizione Danieli con le azioni di risparmio che hanno registrato un +1.219% (+1.445% con le cedole).

“La vera differenza nelle performance di Piazza Affari è quando si reinvestono i dividendi, allora sì che notiamo performance importanti”, spiega Lorenzo Batacchi, portfolio manager di Bper Banca e membro Assiom Forex. Gli ultimi 35 anni di Piazza Affari hanno visto un cambio di casacca dell’indice principale e la nascita di nuovi benchmark più specifici. Nel 1989 esisteva infatti il Comit, nel 2003 le più importanti 40 società sono confluite nel Ftse Mib.

Lo Star, invece, dedicato per lo più al settore industriale d’eccellenza, è nato nel 2001. Il comparto finanziario vede, secondo Gabriel Debach, market analyst di eToro, “il maggior numero di sopravvissuti, ben 7 (Bper Banca, Credem, Intesa Sanpaolo, Italmobiliare, Mediobanca, Mittel e Unicredit) seguito dai 6 dell’edilizia e dei materiali (Buzzi, Caltagirone, Cementir Holding, Vianini, Webuild e Webuild Rsp) e dai cinque del settore industriale (Bastogi, Cir, Danieli & C, Danieli & C risparmio e Leonardo)”. Fotografia che riflette il tessuto azionario italiano, sempre focalizzato su banche, mattone e industria.

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