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Una donna al vertice e l’antidoto per non farsi catturare dal potere. Il discorso politico di Mattarella alla Sapienza

Parla a braccio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università La Sapienza.

E il suo – a poche settimane alla scadenza del mandato al Quirinale – ha il sapore di un discorso dal forte contenuto politico.

“Questo è il tempo della responsabilità” ha detto Mattarella.

E nel suo ragionamento tiene dentro la politica, il potere, il ruolo della scienza e lo sviluppo del Paese.

“Torno alla Sapienza dove ho studiato a poche settimane dalla conclusione del mio ruolo e delle mie funzioni di presidente della Repubblica”.

Una donna al vertice

“Voglio sottolineare l’orgoglio del nostro Paese per avere la prima donna rettrice dell’ateneo piu’ grande d’Europa”. E non si può non collegare questo riferimento al dibattito in corso sulla corsa al Quirinale e la possibilità che sia proprio una donna a succedergli. E Mattarella con queste poche parole sembra quasi far intravedere di valutare con favore questa ipotesi.

La parola chiave: Responsabilità

“In questo periodo così contrassegnato da sfide ignote e nuove ma anche da sfide prevedibili e trascurate nel tempo, serve la responsabilità. È il tempo della responsabilità dell’università, delle istituzioni, delle realtà sociali, di tutti i singoli cittadini”.

L’antidoto per non farsi catturare dal potere

“Qualche tempo fa al Quirinale uno studente mi ha chiesto come è possibile per chi esercita potere, per usare un termine un po’ brutale, non farsene condizionare, sostanzialmente non farsene catturare. La mia risposta è stata che vi sono sostanzialmente e fortunatamente nelle istituzioni per coloro che rivestono ruoli primari di carattere istituzionale diversi strumenti: l’articolazione delle funzioni tra organismi diversi, la temporaneità degli incarichi, e infine un ingrediente che è un antidoto efficace: una buona dose di autoironia. Una capacità adeguata di ironia su se stessi consente di mantenere quel distacco che rende sempre autentico e non alterato il rapporto con la Responsabilità. E questo vale per tutti ed è un suggerimento di grande saggezza”.

“La campagna vaccinale è un referendum”  

Le vaccinazioni contro il Covid 19 “sono state in fondo una sorta di referendum sulla scienza: l’87% dei nostri cittadini sopra i 12 anni si è vaccinato, e se aggiungiamo chi non può vaccinarsi per motivi sanitari e i guariti, siamo più o meno al 90%. Dunque questo referendum vede in Italia la scienza in vantaggio per 9 a 1”. “E questa – ha rimarcato Mattarella – è una delle caratteristiche che segnalano il senso di responsabilità per cui dobbiamo essere riconoscenti ai nostri concittadini, e che ha messo l’Italia nella considerazione positiva della comunità internazionale”.

“Agricoltura biodinamica? Legge è ipotesi lontana…”

Sergio Mattarella raccoglie, con la prudenza che il ruolo gli impone, l’appello di Giorgio Parisi al Parlamento per impedire il riconoscimento per legge dell’agricoltura biodinamica. Pratica che il premio Nobel per la fisica ha definito “stregoneria”, durante la sua lectio magistralis all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università La Sapienza.  Prendendo la parola subito dopo, Mattarella ha sottolineato che il riconoscimento dell’agricoltura biodinamica “è una questione che attiene al Parlamento, ma posso ben dire che vi sarebbero altri passaggi, anche parlamentari, innanzitutto – ha detto tra gli applausi dell’Aula Magna – che rendono lontana questa ipotesi…”. 

Il principio guida

“Non abbandoneremo mai di coltivare la prospettiva di possibilita’ sempre nuove. Questo e’ un criterio di grande saggezza, che ha mosso la giovane generazione afghana a trovare la spinta per la cultura e i diritti civili, una strada che speriamo possa essere ripresa prossimamente. E’ un principio di grande importanza per l’umanita’”.

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