Antonino Turicchi, presidente esecutivo di Ita Airways, ha commentato l’intesa di Mef e Lufthansa: «abbiamo raggiunto un accordo con un partner industriale che crede nel progetto e ha deciso di fare un investimento importante». L’operazione, spiega, sarà «in tre fasi. La prima, dopo il via libera dell’Antitrust Ue, vedrà l’aumento di capitale riservato a Lufthansa da 325 milioni per il 41% di Ita. Nella seconda fase Lufthansa potrà acquisire il 49% e nella terza potrà rilevare il restante 10%. L’investimento complessivo sarà di 829 milioni», ha detto al Corriere della Sera.
Turicchi nega che si tratti di una “svendita”: «Quello che facciamo è consentire a Ita di fare utili grazie a un partner industriale che si impegna a sostenere il progetto e a svilupparlo. Lo Stato non può chiedere a Lufthansa di pagare per le perdite accumulate da Ita tra il 2021 e il 2023».
E se qualcuno ora si facesse avanti per investire in Ita sarebbe «troppo tardi. Questa è una operazione strutturata per dare al soggetto che ci crede la possibilità di guadagnare in Ita, deve farlo. Se Lufthansa guadagna con Ita vuol dire che investe nell’azienda, la fa crescere, assume nel Paese, fa sì che i 5.500 dipendenti previsti nel piano industriale lavorino in una società che fa utili, che è basata in Italia». Gli obiettivi di quest’anno sono «chiudere il 2023 con un Ebitda a -66 milioni, ma stiamo andando meglio e potremo avvicinarci al break even: è importante perché vuol dire che l’azienda vola, non perde e può crescere» per arrivare al 2027 «con 4,1 miliardi di ricavi, un Ebitda per oltre 700 milioni e una redditività dell’8%».
