“Sono state superate le criticità registrate nei primi anni del Pnrr, i grandi ritardi e anche gli errori fatti ed è quantomai opportuna la rimodulazione”. Lo ha detto il presidente aggiunto della Corte dei Conti, Tommaso Miele nel corso del suo intervento agli Stati generali della ripartenza, organizzati dall’Osservatorio economico e sociale ‘Riparte l’Italia’ a Bologna.
“Il presidente Mattarella qualche mese fa ha detto che ci dobbiamo mettere tutti dietro alle stanghe del carretto per spingere”, ha aggiunto Miele precisando che “oggi dobbiamo metterci tutti dietro la stanga e spingere perché il Paese raggiunga gli obiettivi prefissati”.
“La Corte dei Conti deve cambiare il proprio ruolo – aggiunge Miele – svolgendo un ruolo di collaborazione con le amministrazioni pubbliche”.
“Il Pnrr prevede dei tempi da rispettare. In questi mesi si è sempre detto che uno dei motivi per i quali si rallentano le opere e la messa a terra dei cantieri è la paura della firma”, ha continuato il presidente aggiunto della Corte dei Conti, Tommaso Miele nel corso del suo intervento agli Stati generali della ripartenza, organizzati dall’Osservatorio economico e sociale ‘Riparte l’Italia’ a Bologna.
“Amministratori e dirigenti pubblici hanno paura quando firmano che la gestione delle risorse legata i provvedimenti che sottoscrivono possa cagionare loro giudizi di responsabilità per danno erariale, magari a distanza di anni”, precisa il presidente Miele.
“Per superare la paura della firma occorre cambiare il ruolo della Corte dei Conti, in modo tale che sia più collaborativa con la pubblica amministrazione – prosegue il presidente Miele -. Bisogna dare la possibilità agli enti locali di chiedere pareri preventivi alle sezioni regionali della Corte dei Conti” sugli atti da sottoscrivere legati al Pnrr.
“Una volta che quel provvedimento ha superato il controllo di legittimità – conclude Miele – non comporterà responsabilità” per l’amministratore che lo abbia sottoscritto.