È quanto ha affermato Alessandro Longobardi, direttore artistico dei teatri Brancaccio, Brancaccino, Sala Umberto e Spazio Diamante e che si sta operando per la costruzione dell’Unione dei Teatri di Roma, composta da 50 spazi scenici. “Gli esercizi teatrali con i dipendenti in cassa integrazione con la limitazione ai 200 posti è escluso che possano aprire. Il Governo – ha spiega Longobardi a Il Tempo – tende ad ascoltare il ministero della Salute e quindi le statistiche e i rilevamenti epidemiologici. Sulla conoscenza dello spettacolo dal vivo mancano le nozioni adeguate: scrivono norme senza riscontro nella nostra realtà. La responsabilità penale al soggetto referente mette a rischio di apertura di un procedimento penale”.








