“Se guardiamo agli scopi indicati per assicurare un futuro migliore al nostro Pianeta ci accorgiamo che il 40 per cento dei target non possono essere raggiunti se non si ricorre a strumenti spaziali”.
Dal suo ufficio “Outer Space Affairs” dell’Onu che dirige a Vienna e il cui compito è concretizzare le disposizioni approvate dall’assemblea delle nazioni in materia spaziale, Simonetta di Pippo, l’astrofisica italiana candidata dal governo alla direzione generale dell’Agenzia spaziale europea Esa, racconta in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ che “già oggi abbiamo enormi possibilità con un fiume di dati riguardanti ad esempio l’ambiente o la navigazione satellitare”.
Secondo l’astrofisica italiana, “bisogna far crescere la convinzione nei protagonisti pubblici e privati della New Economy ad accettare nuove regole per governare meglio le possibilità”. Ed è al tempo stesso “necessario avviare progetti per coinvolgere e favorire lo sviluppo dei Paesi che non sono in grado di utilizzare lo Spazio” perché solo “in questo modo facilitiamo l’utilizzo dei dati dallo Spazio, promuoviamo lo sviluppo tecnologico locale favorendo la formazione in scienza e tecnologia”.
Di Pippo rivela poi che “con le Protezioni civili di varie nazioni condividiamo dati rilevati dallo Spazio per monitorare gli effetti della diffusione del virus” Covid-19 e “abbiamo poi creato un sito Internet con 100 possibili attività da svolgere da cui enti pubblici e privati traggono spunto per ricavare tecnologie preziose nell’emergenza sanitaria”.