A discussioni in corso sul Recovery Fund, in sede europea, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri spezza una lancia a favore della misura, che più di un problema sta incontrando in fase di trattative al Consiglio europeo.
“Il Governo – dice Gualtieri – non ha mai escluso l’uso della nuova linea di credito dl Mes”. In un’intervista al “Corriere della Sera, Gualtieri parla del quadro economico e dei piani per colmare il vuoto di risorse in attesa del Recovery Fund nel 2021: “I dati economici più recenti sono incoraggianti e sembrano indicare che il rimbalzo dell’economia che avevamo previsto è in atto, anche grazie alle misure adottate – rassicura il titolare del Tesoro – ma il calo del Pil sarà pesante e per questo col prossimo scostamento, che sarà di circa 20 miliardi, proseguiremo nell’azione di sostegno e di stimolo all’economia per attutire l’impatto sociale della crisi e accompagnare adeguatamente la ripresa”.
Quanto alle tensioni interne alla maggioranza e all’ipotesi di un Esecutivo di unità nazionale, il ministro sostiene che “in una fase così delicata l’Italia ha bisogno di stabilità e continuità dell’azione di Governo. Conte ha dimostrato con i fatti di essere un eccellente primo ministro e sono ancora più convinto che questo Governo abbia un orizzonte di legislatura. C’è un fondamento profondo alla base della nostra azione: la necessità di una piena riconciliazione tra Europa, nazione e sviluppo, in una dimensione popolare e democratica”.
Sul Recovery fund, prosegue Gualtieri, “è decisivo chiudere il negoziato al più presto, se possibile già in questo Consiglio europeo. Io sono fiducioso. I dati economici, come ha ricordato Christine Lagarde, ci dicono che una rapida implementazione del programma Next Generation Eu è essenziale per raggiungere una ripresa solida, sostenibile, orientata al futuro e capace di salvaguardare il mercato unico. Su questa posizione, che l’Italia ha sostenuto fin dall’inizio con forza, è maturato un largo consenso il che rappresenta una novità politica di straordinario rilievo”. Gualtieri parla anche del Recovery plan italiano: il ministro fa sapere che “siamo da tempo al lavoro. Dopo il contributo della task force Colao e gli Stati Generali, col Piano nazionale delle riforme abbiamo indicato le priorità del Recovery Plan e verrà istituita la struttura incaricata di redigerlo. L’Italia è tra i Paesi che sono partiti prima e il decreto Semplificazioni, che è legge dello Stato, è parte integrante del nostro progetto di rilancio”. Intanto è fumata nera sulla proroga dei versamenti fiscali, in scadenza al 20 luglio. Il Ministero dell’Economia non può fare a meno degli 8,4 mld di flusso di cassa che si stima arriveranno da quelle scadenze necessarie per l’elaborazione delle previsioni della nota di aggiornamento al Def, scrive Italia Oggi.








